PIETRAFITTA (CS) – Domani il borgo presilano di Pietrafitta, celebrerà una delle sue ricorrenze più sentite: la festa di San Rocco, che quest’anno vedrà come ospiti musicali i Villazzuk.
Una festa molto attesa anche se San Rocco non è il santo patrono del paese e che ha origini antichissime, legate in particolare alla parte bassa del borgo, dove un tempo si svolgevano anche i giochi popolari.
Uno degli eventi più attesi è la preparazione della cuccìa, piatto tipico dei paesi presilani, a base di grano bollito dagli antichi significati come abbondanza e condivisione. un appuntamento che resta tra i più attesi dell’anno per gli abitanti di Pietrafitta e non solo.
Per il sindaco del comune presilano, Antonio Muto, “la festa di San Rocco rappresenta per la nostra comunità un momento di grande valore, non solo religioso ma anche identitario. Questa ricorrenza ha radici antichissime e continua a unire generazioni diverse attorno a tradizioni che vogliamo preservare, come la preparazione della cuccìa”.
La cuccìa: zuppa ricca e corposa
La cuccìa è una zuppa ricca e corposa, preparata con grano bollito, carne di capra o maiale, spezie e, in alcuni casi, aromi locali come finocchietto selvatico o peperoncino. Si cucina lentamente in una pentola di terracotta (u tinìellu)
con una preparazione che dura anche tre giorni. Il grano viene prima selezionato a mano, poi messo a macerare, quindi cotto a lungo fino a raggiungere una consistenza cremosa e avvolgente.
Il termine “cuccìa” potrebbe derivare dal greco antico “koukkìa“, che significa “chicchi”, oppure da una tradizione dialettale legata alla lavorazione “cuocciu cuocciu”, chicco per chicco.