Area Urbana
Donnici, sepoltura bimba: dopo l’appello della mamma interviene il sindaco: “migliorare servizi cimiteriali”
Dopo la denuncia di una madre di Donnici, il primo cittadino si è recato personalmente al cimitero per risolvere la vicenda. Caruso: “Servizi comunali da rendere più efficienti e tempestivi, non tollererò ulteriori ritardi”
COSENZA – “È stata ridata dignità alla memoria di una bimba e un minimo di conforto al dolore di una mamma, alla quale rinnovo la mia profonda vicinanza”. Con queste parole il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha commentato il suo intervento personale per risolvere la triste vicenda di una donna di Donnici, in attesa da febbraio 2025 che i resti della figlia, estumulati mesi fa, trovassero finalmente sepoltura.
La storia era diventata di dominio pubblico dopo che la madre aveva pubblicato sui social una lettera aperta indirizzata al primo cittadino, denunciando la lunga attesa e chiedendo un segno di attenzione. Appresa la notizia, Caruso si è recato personalmente al cimitero di Donnici domenica 1° novembre, incontrando la signora e assicurandole il proprio impegno diretto.
L’intervento si è concretizzato ieri, alla presenza del sindaco, che ha voluto essere accanto alla madre nel momento tanto atteso della sepoltura. “Non appena sono venuto a conoscenza della problematica – ha dichiarato Caruso – ho provato una grande amarezza. Era doveroso agire subito per restituire dignità e umanità in una situazione tanto dolorosa”.
Il caso della bimba, Caruso: «servizi comunali devono essere garantiti»
Durante il sopralluogo, il primo cittadino ha colto l’occasione per fare il punto sulla gestione dei cimiteri cittadini, evidenziando diverse criticità: “I tempi della manutenzione ordinaria e straordinaria sono troppo lunghi e le risposte ai cittadini non sempre risultano adeguate e tempestive. È necessario invertire questa tendenza”.
Caruso ha tuttavia respinto con decisione le accuse di abbandono e degrado: “Le delimitazioni tanto criticate sono dovute a lavori in corso per migliorare funzionalità e accessibilità. Si tratta di interventi attesi da anni, con cui stiamo risolvendo anche problemi strutturali, come quello dell’illuminazione”.
Il sindaco ha assicurato che sarà sua cura sollecitare maggiore attenzione da parte dei servizi comunali, affinché la gestione complessiva dei cimiteri venga potenziata e resa più efficiente: “Pretendo che i servizi alla comunità siano sempre garantiti con tempestività, qualità e coordinamento. È un’esigenza ineludibile per un’amministrazione che vuole essere davvero vicina ai cittadini”.
Il post della madre, la lettera aperta al Sindaco
La signora Silvana Filice aveva chiesto l’intervento del sindaco Caruso attraverso un doloroso post sui social “da una madre che chiede solo rispetto per la propria figlia”. “Mi chiamo Silvana Filice e sono la mamma di Angela, la mia bambina che ho perso nel lontano 1985, quando aveva solo sette anni. Da allora, ogni volta che andavo al cimitero, portavo con me tutto il mio amore e il mio dolore, ma anche un po’ di pace, perché sapevo che almeno lì la mia Angela riposava serena. Oggi quella pace non c’è più. Dal 18 febbraio di quest’anno, mia figlia è stata tolta dal loculo per essere sistemata nella terra… ma non è mai stata sistemata da nessuna parte. Da mesi il suo corpo giace nella camera mortuaria, come se fosse invisibile, dimenticato da tutti. Io vado al cimitero e piango davanti a una lapide vuota, senza sapere dove si trovi davvero mia figlia. È una sofferenza che non si può spiegare. È come se me l’avessero portata via una seconda volta”.
“Mi chiedo: è possibile che in questa città i morti non meritino rispetto? È possibile che una madre debba mendicare pietà per vedere la figlia riposare in pace dopo 47 anni? Non chiedo miracoli, Signor Sindaco. Chiedo solo che Angela abbia il posto che le spetta, che le sue ossa trovino finalmente riposo, e che una madre anziana possa tornare a portarle un fiore sapendo che la sua bambina è lì, dove deve essere. La prego, non resti indifferente. Venga al cimitero, guardi con i suoi occhi, senta con il suo cuore. Perché chi non rispetta i morti, non rispetta neppure i vivi. Con dolore, ma anche con la speranza che qualcuno mi ascolti”.
Silvana Filice, una madre che da 47 anni vive con un vuoto che nessuno potrà mai colmare.
Social