Area Urbana
verifiche dell'ANAC
Appalto pulizie da 46 milioni di euro, Guardia di Finanza preleva documenti dall’Asp di Cosenza
L’Azienda Sanitaria Provinciale non ha fornito chiarimenti sulle presunte irregolarità rilevate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione sull’appalto da 45 milioni di euro affidato al senatore di Forza Italia
COSENZA – La Guardia di Finanza, nei giorni scorsi, ha fatto irruzione negli uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. L’obiettivo è quello di sciogliere i dubbi sugli ambigui intrecci tra sanità e politica, sorti dopo l’affidamento dell’appalto per il “Servizio di Pulizia, Sanificazione e delle attività complementari per tutto il Territorio dell’ASP di Cosenza” al Raggruppamento Temporaneo di Imprese Team Service Società Consortile. Una cordata che ha come capofila SNAM Lazio Sud, azienda di proprietà di Claudio Lotito presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, “collega” di partito dei fratelli Mario e Roberto Occhiuto. I documenti prelevati dai finanzieri sono stati consegnati all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) che ne sta attualmente analizzando il contenuto.
La Guardia di Finanza irrompe nell’Asp di Cosenza
L’intervento delle Fiamme Gialle si è reso necessario in quanto, né la dirigenza dell’Asp di Cosenza né il Responsabile del Procedimento, hanno inteso fornire i chiarimenti e gli atti richiesti dall’ANAC sull’affidamento dell’appalto milionario all’impresa riconducibile a Lotito. Ad allertare l’Anticorruzione è stato un esposto nel quale sono denunciate irregolarità sull’operato della commissione giudicatrice.
Pur riconoscendo che la proposta dell’RTI riconducibile a Lotito fosse un’offerta anomala, i membri della commissione hanno all’unanimità accettato le motivazioni della Team Service che attribuiscono la “strana” convenienza del rapporto qualità/prezzo alla propria esperienza, professionalità, innovazione ed efficienza che consentirebbero di offrire il servizio a costi ridotti. Così a luglio 2025, su un totale di 21 candidati, è stato scelto di affidare a Team Service (per 4 anni) l’appalto da 46 milioni di euro; giudicandone l’offerta congrua, sostenibile e realizzabile.
Le presunte irregolarità dell’appalto delle pulizie
L’esposto allerta su presunte gravi irregolarità: «modifica dei punteggi attribuibili alle offerte tecniche, la successiva rettifica dei verbali redatti dalla commissione giudicatrice; l’esclusione, in una fase già avanzata del procedimento, di almeno 5 operatori economici concorrenti; una presunta alterazione dei criteri di valutazione, intervenuta nel corso della procedura, suscettibile di aver inciso in maniera determinante sulla formazione della graduatoria finale».
La deputata Vittoria Baldino del Movimento 5 Stelle, ha ipotizzato un possibile conflitto d’interessi. Perché? Lotito, mentre in veste di imprenditore si aggiudica con modalità bizzarre l’appalto milionario in Calabria, in qualità di senatore presenta emendamenti per rafforzare i poteri del commissario alla sanità regionale (in Calabria è Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia) e per creare uno scudo penale a tutela dei dirigenti delle Asp di regioni in piano di rientro dal debito sanitario (come la Calabria) ritenuti responsabili di danno erariale. Intanto non è da escludere che, nel futuro prossimo, si proceda alla sospensione e alla successiva revoca dell’appalto per i servizi di pulizia vinto dall’impresa del patron della Lazio Lotito a Cosenza.
Le anomalie riscontrate dall’Anticorruzione
L’Ufficio Vigilanza Servizi e Forniture dell’ANAC ha svolto delle verifiche preliminari sulla documentazione dell’appalto appurando che «durante lo svolgimento della gara sono state effettivamente introdotte diverse modifiche e rettifiche». Ad agosto 2025 il Responsabile del Procedimento è stato quindi invitato dall’ANAC a consegnare (entro 30 giorni) una relazione dettagliata sullo svolgimento della procedura di gara e chiarire i contorni delle accuse mosse, ma non ha risposto.
Tra gli atti che avrebbe dovuto presentare vi sono: la nomina della commissione giudicatrice; il provvedimento di aggiudicazione e determina a contrarre con le motivazioni che hanno portato l’Asp a derogare all’obbligo di adesione a Consip indicendo autonomamente una procedura di gara. E mentre si tenta di far chiarezza sull’affidamento dei servizi di pulizia, la magistratura è al lavoro su più fronti per combattere la malasanità con la legalità: dagli avvisi di garanzia ai direttori (generale, amministrativo e sanitario) dell’Asp di Cosenza per le transazioni milionarie con la BFF Bank, alla recente condanna di un dirigente al risarcimento di 1 milione di euro per il danno erariale procurato all’Asp di Cosenza nell’approvvigionamento di un gas medicale.
Tra le attività investigative in corso, spiccano quelle sulla gestione in Calabria del 118 delegata all’Asp di Cosenza che ha inaugurato nuove postazioni con ambulanze prive di medico a bordo, con soccorsi eseguiti da volontari. E mentre le infezioni ospedaliere uccidono ogni anno tra 8.000 e 10.000 pazienti, le pulizie rappresentano un servizio essenziale da attenzionare per garantirne l’efficienza.
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