COSENZA – Le truffe telematiche si confermano una minaccia sempre più pressante nel panorama criminale italiano tanto da essere il secondo reato più denunciato dopo i furti. Solo nel 2023 sono arrivate 300 mila segnalazioni con una crescita del 10,3% rispetto all’anno precedente. Un fenomeno in rapida escalation ma che, in Calabria, non sembra essersi ancora radicato.
Secondo i dati che emergono da un’elaborazione di Truffa.net su statistiche di Istat, Confartigianato e Il Sole 24 Ore, la nostra regione si trova in fondo alla classifica delle regioni italiane più colpite dalle truffe informatiche. La Calabria occupa il 17esimo posto, con una media punteggio combinato di 537 punti, e nessuna delle sue province compare nella top 20 nazionale per incidenza o crescita delle truffe online.
Truffe online in Calabria: minor vulnerabilità per il territorio
L’analisi dei dati territoriali mostra, dunque, un quadro incoraggiante per la Calabria. A differenza di aree come la Toscana (prima in classifica) o il Piemonte, in seconda posizione, la Calabria ha dati decisamenti positivi e dunque si distingue nettamente rispetto allo scenario italiano. I dati suggeriscono una maggiore resilienza del territorio o una minor vulnerabilità complessiva, probabilmente dovuta a una maggiore consapevolezza o a strategie preventive efficaci.
La media del punteggio combinato 537 punti per la Calabria è l’esito tra incidenza delle truffe informatiche (denunce/100.000 abitanti, da Il Sole 24 Ore) e crescita percentuale 2019–2023 (da Confartigianato e Istat). I valori sono stati normalizzati tra 0 e 1 (cioè, ciascun valore trasformato in un indice che va da 0 = minimo osservato a 1 = massimo osservato).