CATANZARO – L’ANGSA Calabria – Associazione Nazionale Genitori di persone con Autismo – a pochi giorni dalle elezioni regionali, rivolge un appello pubblico ai candidati alla Presidenza della Regione Calabria, chiedendo un impegno concreto per la tutela dei diritti delle persone con disturbo dello spettro autistico. «L’autismo è una condizione che accompagna la persona per tutto l’arco della vita – scrive l’associazione in una lettera aperta – e necessita di servizi efficaci ed efficienti, fin dalla prima infanzia, per garantire una reale inclusione e una possibile autonomia».
Autismo: una rete regionale frammentata e inadeguata
In Calabria ANGSA è presente attraverso un coordinamento regionale che riunisce le sezioni provinciali e locali. Le famiglie denunciano da anni l’assenza di una rete territoriale organizzata e la mancanza di un sistema pubblico di presa in carico globale, capace di integrare gli interventi sanitari, socio-sanitari e sociali. Una carenza che, secondo ANGSA, alimenta disorientamento, abbandono e diseguaglianze. «L’autismo è un’emergenza sociale globale. Le stime più recenti parlano di un bambino su 68 con diagnosi nello spettro. In Calabria, questo potrebbe tradursi in circa 30.000 persone coinvolte, considerando una popolazione di 2 milioni di abitanti».
ANGSA chiede che la Regione smetta di basarsi su stime e avvii una raccolta sistematica di dati certi, fondamentale per programmare interventi su misura per i reali bisogni delle persone con autismo in ciascuno dei 404 Comuni calabresi. L’associazione inoltre, evidenzia anche l’inefficacia di finanziamenti frammentari e spot, incapaci di generare risposte strutturali e durature. «I servizi devono essere pensati sulla base del fabbisogno reale, non sull’emergenza. E devono essere accessibili su tutto il territorio regionale, non solo in alcune aree più servite».
La proposta di un tavolo tecnico permanente sull’autismo
Tra le richieste centrali, c’è la costituzione urgente di un tavolo tecnico regionale permanente sull’autismo, che abbia il compito di guidare la programmazione dei servizi e il coordinamento tra le istituzioni. «Il nostro obiettivo – conclude ANGSA – è la realizzazione concreta del Progetto di Vita Individualizzato per ogni persona con disabilità, come previsto dalle normative nazionali e regionali. Un percorso che deve accompagnare la persona in tutti i contesti di vita e per tutta la durata della sua esistenza. Non possiamo più accettare che l’autismo resti ai margini dell’offerta sanitaria e sociale pubblica».