RENDE – “Provengo da fuori regione ed ho scelto questa università per la competenza e la qualità dell’offerta di studi, in particolare per le materie scientifiche ed informatiche. A distanza di un anno, giudico in maniera positiva la mia esperienza all’Unical. Tuttavia non posso dire altrettanto della situazione urbana ad Arcavacata e di come siano presenti inefficienze nel comune e nell’ente di gestione dell’acquedotto”. Inizia così la lettera di uno studente al corso di laurea in Informatica che vive ad Arcavacata in via Giulio Cesare.
Via Tito Flavio in condizioni disastrose
“Zona abbastanza vicina all’università e dotata di un supermercato e di una farmacia e recentemente anche di un bar e di una pizzeria. Ciò nonostante via Tito Flavio che scende fino all’università è in condizioni disastrose: non è presente illuminazione pubblica per il oltre il 50% della strada, non sono presenti marciapiedi ed il manto stradale è in pessime condizioni a causa delle ingenti perdite idriche dell’acquedotto lungo la strada (situazione che va avanti da settembre 2023 per quanto posso testimoniare, tuttavia credo che non sia un problema uscito solo quest’anno)”.
Le segnalazioni al Comune di Rende rimaste inascoltate
“Ebbene – scrive – dopo segnalazioni e PEC inviate, sembra che per il Comune “non sia compito loro” riparare le perdite idriche e la società che gestisce l’acquedotto sembra prendere la situazione molto alla leggera. In una regione con problemi di siccità sembra un paradosso che l’acqua venga gestita così male, inoltre mi viene il dubbio che oltre a queste visibili perdite ce ne siano molte altre nascoste sotto l’asfalto che sperperano inquinano questa preziosa risorsa“.
“Stufo e indignato della situazione, scrivo alla vostra redazione, chiedendo di portare questa situazione all’attenzione di un pubblico più vasto, sperando in qualche miglioramento. L’Università in questi ultimi periodi aumenta sempre di più come iscritti e come prestigio e non è accettabile la superficialità di enti pubblici inefficienti che sporcano l’immagine di questa città, in un territorio come il Sud Italia che verrà presto lasciato solo”.