CASTROVILLARI (CS) – Potrebbe non trovare giustizia la morte del calciatore del Cosenza Donato Bergamini, deceduto in circostanze misteriose il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico (Cs)
La Procura di Castrovillari ha chiesto nfatti l’archiviazione dell’accusa di concorso in omicidio nei confronti dell’ex fidanzata del calciatore, Isabella Internò, e per il camionista Raffaele Pisano, indagato per favoreggiamento e false dichiarazioni. Nel maggio dell’anno scorso la Procura di Castrovillari aveva emesso un avviso di garanzia nei confronti di Isabella Internò nell’ambito della nuova inchiesta, riaperta nel luglio del 2011, sulla morte del calciatore del Cosenza. La Procura aveva successivamente indagato Raffaele Pisano.
L’inchiesta sulla morte di Bergamini era stata riaperta il 18 luglio 2011 su disposizione del giudice per le indagini preliminari, Pasquale Collazzo, che aveva accolto la richiesta del legale dei familiari del calciatore, l’avv. Eugenio Gallerani di Ferrara. La nuova inchiesta, dopo le ripetute insistenze dei familiari di Bergamini, era stata avviata dopo una perizia dei Ris di Messina dalla quale era emerso che il calciatore non suicidò lanciandosi sotto un camion, ma era già morto quando fu investito. Isabella Internò è l’unica testimone oculare di quel presunto incidente stradale. Ad avvalorare la tesi che il calciatore si fosse suicidato erano state, all’epoca, proprio le testimonianze dell’ex fidanzata di Bergamini e del camionista che era alla guida del mezzo carico di agrumi che avrebbe investito il calciatore.
Alla riapertura dell’inchiesta la Procura decise di sentire l’ex fidanzata del calciatore come testimone ed a distanza di pochi mesi fu indagata per concorso in omicidio. Con il passare dei mesi però, le indagini, non hanno portato ad individuare elementi contro Isabella Internò ed ora la Procura ha deciso di chiedere l’archiviazione delle accuse. Stessa decisione anche per il camionista che era coinvolto nell’inchiesta per i reati di favoreggiamento e false dichiarazioni. Nell’ottobre scorso la sorella ed il padre del calciatore, Donata e Domizio Bergamini, decisero di rendere pubblica una foto di Denis scattata due mesi dopo la sua morte, nel gennaio 90, durante la riesumazione del cadavere, avvenuta nel piccolo cimitero di Boccaleone d’Argenta (Ferrara), dove il calciatore era nato e vissuto e dove la famiglia vive tuttora. Fin da allora, anche il medico legale che eseguì l’autopsia, nella sua relazione, dubitò del trascinamento del corpo da parte del camion proprio perchè il viso del calciatore era intatto.