Autolinee pericolose per la consigliera che propone di mettere in pratica a Cosenza gli strumenti del decreto Minniti sulla sicurezza urbana
COSENZA – «Niente piazze da inaugurare, niente opere d’arte, niente luminarie. Il quartiere dell’autostazione – afferma Bianca Rende che ha sollecitato ad inserire tra gli ordini del giorno del prossimo Consiglio comunale la situazione di via delle Medaglie d’Oro – è una delle zone urbane più degradate, il tappeto sotto il quale è nascosta tutta la polvere più dannosa della città, ed è arrivato il momento di dare priorità a questa emergenza. Di questo si discuterà nel corso del prossimo consiglio comunale, un ordine del giorno di cui mi sono fatta promotrice, trovando l’adesione dei consiglieri Apicella, Cassano, Cipparrone, Covelli, Lo Gullo e Mauro, che ringrazio. È una storia di ordinaria emergenza quella che abitanti e commercianti denunciano: inquinamento acustico e atmosferico, degrado, criminalità. L’autostazione è una specie di “non luogo” dove tutto è permesso e dove tutto può succedere.
Tra le corsie degli autobus avvengono – a qualsiasi ora del giorno e della notte – scippi, spaccio di droga, risse. Il degrado e la marginalità sono sotto gli occhi di chiunque si trovi a passare da queste parti eppure, dopo tanti anni di rimostranze, i residenti e i commercianti continuano a denti stretti ad incassare solo le promesse fatte a turno dalle varie amministrazioni, compresa quella di trasferire altrove l’autostazione e il suo carico di emissioni tossiche. La cronaca locale e gli episodi di piccola e grande criminalità confermano che si tratta di un luogo pericoloso, soprattutto in alcune ore e soprattutto per le ragazze, visti i casi di molestie che si sono registrati. La speranza è che dal dibattito in consiglio si esca con una proposta concreta per migliorare la qualità della vita dei residenti e per restituire alla città un luogo che possa essere fruito da tutti, più sicuro e salubre.
Per quanto mi riguarda, in attesa di una riconversione e riqualificazione integrale dell’area, quanto mai urgente, proporrò di attingere immediatamente dagli strumenti previsti dalla legge 18 aprile 2017, n. 48 (riforma Minniti) sulla sicurezza urbana integrata e ai nuovi poteri conferiti ai Sindaci, derogatori del Consiglio comunale in quanto ufficiali di Governo e perciò d’intesa col Prefetto, per giungere a patti di valore giuridico obbligatori tra i principali soggetti della zona: proprietari privati e pubblici,come le Ferrovie di Calabria, commercianti, passeggeri e abitanti, utenti dell’impianto e concessionari di trasporti collettivi, forze dell’ordine e di sorveglianza tecnologica. A sostegno, esistono validi precedenti ante legem in corso, per esempio a Trento e Bologna, che sono stati approvati prima della riforma ma rappresentano un valido modello di esperienza cui attingere».