SCANZANO IONICO (MT) – Sono quattro le vittime di un incidente stradale che si è verificato ieri pomeriggio, a Scanzano Jonico, in provincia di Matera, sulla strada statale 598 di Fondovalle dell’Agri. I quattro uomini che hannio perso la vita sono di nazionalità pakistana, braccianti agricoli che, a quanto si apprende, provenivano dalla Calabria, precisamente dal Cosentino.
Erano in 10, su un’auto omologata per sette, i braccianti agricoli tutti provenienti da Corigliano. Qui, pare, abitassero tutti nella stessa casa. Erano di ritorno proprio in Calabria dopo una giornata di lavoro trascorsa in Basilicata dove erano impiegati nella raccolta della frutta. Ogni giorno i braccianti percorrevano circa 170 chilometri, tra andata e ritorno, per lavorare nei campi lucani. L’auto con i dieci uomini a bordo si è scontrata, per cause ancora in corso di accertamento, contro un camion. L’autista del mezzo pesante è illeso, gli altri sei braccianti sono feriti gravi.
Incidente, morti braccianti di Corigliano. ANMIL: “un’ingiustizia sociale”
“Quattro vite spezzate, sei feriti gravi. Ancora una volta, il lavoro nei campi si trasforma in tragedia. – così tuona in una nota Antonio Di Bella, presidente nazionale ANMIL – Non è destino, è ingiustizia. Dobbiamo fermare lo sfruttamento e assicurare a ogni lavoratore dignità, sicurezza e rispetto. Non è accettabile che nel 2025 in Italia si muoia ancora così, su strade percorse da mezzi di fortuna, dopo giornate di fatica nei campi, senza tutele adeguate né condizioni di sicurezza. Ogni vita spezzata è il simbolo di un sistema che deve essere profondamente ripensato. Non possiamo parlare di fatalità quando le cause sono nella mancanza di diritti tutelati. È un’ingiustizia sociale prima ancora che un incidente – conclude – e per questo motivo deve essere affrontata con la determinazione e la responsabilità che il lavoro e la vita di ogni persona meritano”.