COSENZA – “Siamo nel mese dedicato, nel mondo, alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della cura contro il cancro infantile. Organizzato in Europa da Childhood Cancer International e in Italia dalla FIAGOP, di cui è componente e membro fondatore. In Calabria queste organizzazioni sono rappresentate dall’Associazione Gianmarco De Maria di Cosenza. Una piccola organizzazione che da anni urla il disappunto di centinaia di famiglie calabresi costrette ad abbandonare la propria casa per cercare speranza di guarigione altrove, fuori dai confini della propria terra. L’oncoematologia pediatrica non c’è più solo a Cosenza ma è scomparsa da anni dall’agenda politica di chi amministra la nostra regione. E a nulla sono valsi inviti, richieste, preghiere, in un ingenuo quanto vano tentativo di chiedere perché da noi, i nostri figli, non si potessero curare”. Il grido di protesta arriva dall’Associazione Gianmarco De Maria di Cosenza.
“Eppure, in Calabria, ci sono tre Centri AIEOP nei principali ospedali (Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria) che, se fossero messi nelle condizioni di lavorare adeguatamente, potrebbero dare risposte adeguate nella lotta ai tumori infantili. Invece tre famiglie calabresi su quattro continuano a migrare verso altre regioni (il 75,1% negli ultimi cinque anni. Fonte AIEOP). Nel frattempo, continuiamo con la sola possibilità che abbiamo, quello di parlare alla gente, di informarli che un’alternativa potremmo trovarla, che altre possibilità ci sono. Che abbiamo il diritto di restare nella nostra terra e non solo per le cure di cui i nostri figli hanno bisogno.
E giovedì 25 settembre, Cosenza illuminerà d’oro il suo castello, grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Comunale e i volontari dell’Associazione, anche il giorno dopo nel pomeriggio, saranno presenti su corso Mazzini, nei pressi delle fontane di via Arabia per informare, quanti lo volessero, sul tema della Giornata Internazionale Contro il Cancro Infantile. Verrà distribuito il Gold Ribbon, il nastro d’oro, che rappresenta la lotta contro i diversi tipi di cancro infantile e il valore inestimabile della vita: “significa anche riconoscere il coraggio, la forza e la resilienza dei bambini e degli adolescenti che affrontano il cancro, insieme alle loro famiglie” — dice il Presidente FIAGOP Sergio Aglietti —. Racconteremo di cosa le nostre famiglie hanno bisogno, nel tentativo di suscitare domande, riflessioni. Diremo, a chi vorrà ascoltare, che ci piacerebbe che un bambino della nostra Calabria, ammalato di tumore, possa curarsi vicino casa sua, vicino i suoi affetti, la sua scuola, i suoi amici, i suoi giochi.
“La campagna è dedicata anche ad informare sulla legge per il diritto all’oblio, di recente approvazione, che permette a oltre 45.000 ex pazienti oncologici pediatrici di accedere equamente a servizi finanziari, bancari, assicurativi e al mondo del lavoro e dell’adozione”. Ancora “L’obiettivo finale è aumentare la consapevolezza sui tumori pediatrici, favorire diagnosi precoci, scoprire nuovi farmaci esclusivamente pediatrici, migliorare le terapie e i risultati clinici e garantire una qualità di vita dignitosa ai piccoli pazienti e alle loro famiglie”.
Ogni anno, nel mondo, oltre 400mila bambini e adolescenti ricevono una diagnosi di tumore maligno, con più di 60 varianti della malattia. Ogni tre minuti, un bambino muore a causa di questa patologia. Nonostante gli straordinari progressi della ricerca, il cancro rimane la principale causa di morte per malattia non trasmissibile nei bambini dopo il primo anno di vita. Le probabilità di sopravvivenza variano drasticamente: sono circa l’80% nei Paesi ad alto reddito e solo il 20% in quelli a medio e basso reddito. In Italia si registrano circa 2.400 diagnosi all’anno, con un tasso di guarigione complessivo intorno all’80%. Questa percentuale si riduce del 30% circa nei paesi europei con scarse possibilità di accesso tempestivo ad una diagnosi e conseguentemente alla cura, come ad esempio nei paesi dell’Est e, purtroppo, nella nostra Calabria.
E domenica 28 si continua con l’iniziativa “Ti voglio una sacca di bene”. Presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale cosentino si raccoglieranno donazioni di sangue, plasma o piastrine da offrire simbolicamente ai bambini e agli adolescenti con una malattia oncologica. Perché anche se nel nostro ospedale oncoematologia pediatrica non c’è, noi continuiamo a tenere alta la speranza che un giorno, non molto lontano, tale servizio possa tornare ad essere operativo”.