CETRARO (CS) – Sembra una penna, ma in realtà è una pistola. Per la prima volta sulla costa tirrenica cosentina, è stata sequestrata a Cetraro il 19 luglio dai carabinieri un’arma artigianale dal potenziale letale. In Calabria sembrerebbe sia già stata avvistata in passato, mentre più ritrovamenti sono avvenuti nel Napoletano e in Lombardia. Il monito dell’Arma è quello di fare attenzione se si hanno dubbi riguardo a determinati oggetti e di non esitare a chiamare il 112 che interverrà per opportune verifiche.
Cos’è l’arma sequestrata a Cetraro
La penna pistola sequestrata al cetrarese Vincenzo Bufanio è un dispositivo artigianale, non è un prodotto industriale. Molto probabilmente, da quanto trapela da fonti dell’Arma, non è stata costruita dal 34enne che la nascondeva in casa. Per realizzarla infatti pare siano necessarie sofisticate conoscenze tecniche. È molto simile a una biro in metallo, ha le stesse dimensioni. La molla nella parte superiore, quella da schiacciare per far uscire la punta con l’inchiostro e scrivere, funge da grilletto per far esplodere la cartuccia. Risulta però molto difficile distinguerla da una normale penna se non la si ha in mano. Da lontano è impossibile capire che si tratta di una pistola e può essere quindi trasportata e introdotta in luoghi pubblici con disinvoltura.
Potenziale offensivo della penna pistola
Celata in un taschino potrebbe sembrare una penna normale invece è un’arma a tutti gli effetti che può essere camuffata con facilità e passare inosservata. Ovviamente essendo in metallo non passa i controlli ad esempio in aeroporto e viene rilevato dai metal detector. Essendo un calibro 22 ha una buona capacità offensiva. Se colpisce organi vitali crea lo stesso danno di un’arma comune da sparo. Una volta che il proiettile esce dalla canna e ferisce una persona entra nel copro e finché non si ferma o fuoriesce continua a rimbalzare tra ossa e muscoli. Paradossalmente queste ferite da pistole di piccolo calibro provocano più danni rispetto a revolver più potenti.
Dove era nascosta la pistola a forma di penna
La pistola a forma di penna, funzionante e pronta all’uso, era stata occultata nel muro del bagno con un proiettile calibro 22. Vincenzo Bufanio, è stato inizialmente tradotto presso la casa circondariale di Paola. All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto il gip ha disposto una misura meno restrittiva: il divieto di dimora nella provincia di Cosenza. Il 34enne ha precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio. Si tratta di due distinte vicende per le quali non è stato ancora giudicato colpevole. La prima riguarda un episodio resistenza a pubblico ufficiale con l’uso di violenza e minacce. Nell’estate del 2023 invece avrebbe danneggiato 3 telecamere del sistema di videosorveglianza del Comune di Cetraro in piazza del Popolo. Verosimilmente la penna pistola sarebbe stata comprata dal 34enne. La Procura di Paola coordina le indagini in corso per risalire al canale attraverso il quale l’arma è stata acquistata e trasportata in Calabria.