Calabria
Minorenne abusata, la famiglia lascia Seminara. La Regione mette a disposizione un alloggio
SEMINARA (RC) – Dopo la vicenda portata alla luce e soprattutto la condanna degli stupratori, alcuni imparentati con soggetti legati alla ‘ndrangheta, la famiglia della 14enne vittima degli abusi, anzichè vicinanza e solidarietà dalla comunità ha ricevuto minacce, offese, maldicenze, insulti e vessazioni. Seminara infatti, non ha inteso sostenere la giovane ed ha quasi “giustificato” il branco, additando addirittura la responsabilità di quanto accaduto, abusi sessuali su una ragazzina, alla vittima stessa. Questo clima ha generato nella famiglia, un profondo senso di paura e sconforto che non consente più alla giovane, ai genitori e ai fratelli di vivere nel piccolo centro reggino di Seminara.
Ora la ragazza potrà avere una casa nuova, lontano da tutta quella omertà, dove potrà vivere con i genitori e con gli altri due fratelli. Il presidente Roberto Occhiuto, incontrata la famiglia infatti, ha inteso dare “segnale forte e per dimostrare alla comunità che le istituzioni sono al fianco di questa famiglia” ed ha messo a disposizione in provincia di Reggio, un alloggio dell’Aterp.
Ad occuparsi del caso, e di come il paese aveva voltato le spalle alla ragazza, anche la trasmissione “Le Iene” di Italia 1. La madre della vittima, Gabriella, ha raccontato che la gente di Seminara, dopo l’arresto del branco ha isolato la sua famiglia dal resto della comunità ma ha parlato anche di offese, minacce e danneggiamenti.
«La famiglia di Gabriella non è sola, ha vicino tante persone perbene che credono nella giustizia e in una Calabria diversa» ha dichiarato il Presidente Occhiuto. «Sono felice di aver potuto, con azioni concrete, alleviare, almeno in parte, il dolore che questa famiglia sta ingiustamente vivendo». Dunque la Regione Calabria in pochi giorni ha risolto la problematica assegnando alla famiglia una nuova abitazione.
Social