COSENZA – L’assicurazione auto negli ultimi anni ha subito rincari non indifferenti anche se, nelle varie regioni d’Italia, permangono differenze sostanziali. Cosa succede in Calabria? Il premio medio è pari a 693,14 euro, cifra che segna il +7% secondo i dati l’Osservatorio RC auto Facile.it – Assicurazione.it che la piazza tra le aree della Penisola in cui l’RC auto costa di più. Oltre ad essere una delle regioni in cui il premio medio costa di più, la Calabria ha fatto registrare il secondo incremento annuale più alto d’Italia, dati questi in controtendenza rispetto allo scorso anno.
Cosenza, secondo i dati di agosto 2025, è tra le province più economiche soprattutto rapportato ai dati regionali. Il premio medio per assicurare un’auto in provincia di Cosenza ad agosto 2025, infatti, è stato di 665,94 euro, dato più alto solo rispetto all’area di Catanzaro dove assicurare un veicolo a quattro ruote costa 639,18 euro.
In generale in tutti i territori c’è stato un deciso aumento dei prezzi. Sulla provincia di Cosenza del 9,6% su base annua anche se la provincia è risultata essere la seconda area calabrese con i premi medi più bassi.
Rc auto ed aumenti: il quadro in Calabria
Continuando ad analizzare i dati si vede che, in valori assoluti, la provincia calabrese più cara è risultata essere Crotone, con un premio medio che, in aumento dell’8,5%, è stato pari a 829,25 euro. Al secondo posto si trova Vibo Valentia, area che, con un premio medio di 715,01 euro, ha registrato un calo delle tariffe RC auto dell’1,2%; seguono Reggio Calabria con 701,75 euro, in rialzo del 5,2% rispetto ad un anno fa, e Cosenza (665,94 euro, +9,6%).
Nonostante Catanzaro abbia registrato l’aumento annuale più alto (+10,3%), con una tariffa RC auto pari a 639,18 euro, la provincia è risultata essere l’area calabrese dove assicurare un veicolo a quattro ruote costa meno.
“Dopo i primi segnali positivi registrati a inizio anno, i premi RC auto sono tornati a salire, seppur non in tutta Italia», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it. «L’inflazione, ancora ferma su livelli non trascurabili, sta avendo effetti negativi sulle tariffe, ma è presto per dire se si tratti di una tendenza che proseguirà”.