COSENZA – C’era anche Roberto Altimari questa mattina presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, in occasione dell’inaugurazione del nuovo reparto di Cardiochirurgia. Una presenza imprescindibile se si considera che Altimari è il presidente di Unisami, l’associazione che ha come obiettivo “una sanità migliore” nel cosentino e che tanto si è battuto per la realizzazione di questo reparto nel nosocomio bruzio.
“Tutto è nato quasi sette anni fa, in occasione della morte di mia sorella. Una morte che – come molte altre, ahinoi – si sarebbe potuta evitare se avessimo avuto un reparto idoneo ad intervenire per tempo. E invece quell’dissecazione della aorta le è stata fatale e Adriana non c’è più”, racconta con commozione Roberto Altimari.
“Vitaliano de Salazar lo ha definito ‘un salto di cività’ ed è proprio così. La nostra è stata una battaglia civica – spiega Altimari – in questi anni, con il nostro movimento, abbiamo coinvolto migliaia di cittadini, decine di sindaci e la Chiesa: Monsignor Checchinato ci ha ascoltati e sostenuti, voglio ringraziare anche lui per essere al nostro fianco e averci incoraggiato nei tanti momenti in cui avremmo voluto mollare”.
Per Altimari l’inaugurazione del reparto di cardiochirurgia a Cosenza “non è un traguardo ma un nuovo inizio che sa di speranza, di vita. Unisami continuerà a portare avanti battaglie di civiltà, accanto a cittadini e istituzioni, perché anche in Calabria si possa parlare di una sanità più giusta ed equa”, conclude.