CATANZARO – “Dicono cose assurde pensando di poter rubare il voto dei calabresi ma soprattutto pensando che i calabresi si facciano abbindolare”. Lo ha detto il presidente uscente della Regione Calabria e candidato della coalizione di centrodestra Roberto Occhiuto, intervenendo alla chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Catanzaro a cui hanno partecipato la responsabile della segretaria politica di Fratelli d’Italia, Arianna Meloni, e la coordinatrice regionale del partito Wanda Ferro.
Durante il suo intervento Occhiuto, in particolare ribattuto alla proposta lanciata dal candidato del campo progressista Pasquale Tridico – “negli ultimi giorni stanno facendo campagna elettorale come Cetto La Qualunque” – sull’abolizione del bollo auto. “Se la campagna elettorale durasse un’altra settimana – ha aggiunto – direbbe che imbianca la casa a tutti. Il bollo auto porta 178 milioni di euro all’anno di entrate correnti. Se non ci fossero queste risorse ci sarebbe il dissesto del bilancio, praticamente andremmo in fallimento perché si tratta di entrate correnti. Ma soprattutto la Calabria non può decidere di non fare pagare il bollo auto perché la legge nazionale dice che si può intervenire solo per aumentarlo o diminuirlo nella misura massima del 10%. Noi stiamo facendo una campagna elettorale con le parole di verità”.
Sull’uscita dal regime di commissariamento in sanità ha evidenziato come “le trattative erano già a buon punto. Credo che la dichiarazione di Giorgia Meloni del 30 settembre indurrà i tecnici della Ragioneria Generale dello Stato ad essere più veloci ancora. Quindi spero che al mio insediamento come presidente della Regione, la Calabria possa tornare ad avere una sanità non più commissariata”.
Occhiuto ha poi ribadito il suo impegno negli ultimi quattro anni. “Ho detto ai calabresi che non ho la bacchetta magica e che so bene che ci sono ancora molti problemi. Ho chiesto loro di ricordare il lavoro svolto in questi anni – ha proseguito – e di confrontarlo con quello degli anni precedenti. Abbiamo realizzato tante riforme, abbiamo fatto un lavoro titanico. Una regione con il motore spento per tanto tempo non si può trasformare in quattro anni. Per questo mi sono ricandidato, perché nei prossimi cinque anni sono convinto che daremo un impulso straordinario a tante azioni che ho già cominciato, alcune le ho in mente ma i calabresi lo vedranno”. La chiusura di campagna elettorale per il candidato di centrodestra sarà “in giro per le cinque province della Calabria.