RENDE (CS) – Daniel Pennac ci ha spiegato che ogni studente suona il proprio strumento interiore: quello che conta è costruire l’armonia fra i componenti di un gruppo classe, come nucleo fondamentale di ogni aggregazione sociale. Una buona classe (così come ogni consesso umano di una Società evoluta) infatti, non è un reggimento che marcia “al passo” ma un’orchestra che prova la stessa sinfonia.
Partendo da questa fondamentale premessa, l’intelligenza emotiva diventa abilità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle altrui, integrando il pensiero razionale con l’intimità delle emozioni, come “forma complementare” di intelligenza che si rispecchia nella consapevolezza di sé, nell’autocontrollo, nella motivazione, nell’empatia e nelle abilità sociali.
Nella bella cornice dell’Hotel Europa, a Rende, una sala colma di interesse ha seguito i lavori del caminetto organizzato dal Rotary Club Cosenza Nord e moderato dalla Prof.ssa Lidia Chiodo (Biologa e Docente presso IC Spezzano Sila-Celico-Rovito / CS) nel quale hanno relazionato esperti come la Prof.ssa Samantha Filizola (Dirigente Scolastica IC Spezzano Sila-Celico-Rovito /CS) e la Dott.ssa Patrizia Nicotera, Medico Psichiatra (Responsabile UOS Psichiatria Forense dell’ASP di Cosenza).
La peculiarità di questa interessante serata rotariana è stata costituita dal fatto che è nata dalla collaborazione fra il Rotary Club Cosenza Nord e l’Istituto Comprensivo Spezzano Sila-Celico-Rovito relativamente al Progetto “L’Alfabetizzazione Emotiva – educare alle emozioni nelle nostre scuole”.
“Dalla Scuola di frontiera a un passo dal Cielo”: nulla di meglio potrebbe descrivere il ruolo e l’importanza dell’intelligenza emotiva stimolata negli studenti adolescenti di oggi, che saranno gli adulti di domani, all’interno di un Mondo apparentemente senza una guida autorevole e illuminata da un’intelligenza prodromica di speranza e di empatia evolutiva.
Il pensiero del Presidente del Rotary Club Cosenza Nord, Francesco Manna, padrone di casa e supervisore dei lavori, può essere sintetizzato in queste poche ma fondamentali righe: “Da Ingegnere io dico che, per guardare al Futuro senza l’Angoscia dell’estinzione, si dovrebbe poter contare su un motore capace di auto riconfigurarsi a seconda delle mutevoli esigenze: questo, credo che possa essere rappresentato da quell’inesauribile tesoro che è l’Intelligenza emotiva”
Come ci ricorda Daniel Pennac, “Se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri e che, soprattutto, siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all’insieme”.
E siccome il piacere dell’armonia fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma vibrerà donando bellissime emozioni. Il problema è che vogliono farci credere che, nel mondo, contino solo i primi violini. Benvenga, quindi, l’impulso all’alfabetizzazione emotiva e complimenti a chi la sa proporre in quel delicato ma fondamentale Universo che è la Scuola.