Minacciato di morte il sindaco di Cetraro

CETRARO (CS) – Pesanti e gravi le minacce arrivate al sindaco di Cetraro.

“Caro Giuseppe Aieta, gli errori che hai fatto te li farò pagare con la vita”. È il testo della lettera minatoria ricevuta dal primo cittadino Giuseppe Aieta, insieme a due bossoli, uno caricato a pallettoni ed uno calibro 9. Il sindaco, che è anche assessore all’Ambiente della Provincia di Cosenza, ha subito informato le forze dell’ordine che hanno avviato le indagini per risalire all’autore del gesto. Al momento nessuna ipotesi viene esclusa sul movente. Intanto è stato convocato per oggi un consiglio comunale straordinario ed urgente per discutere delle gravi minacce ricevute da Aieta al quale è arrivata da più parti la solidarietà.

 

La giunta, i consiglieri comunali e tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza del Comune di Cetraro hanno espresso vicinanza al sindaco: “Questo spregevole atto – è scritto in una nota – oltre ad indignare le coscienze di tutti i cetraresi, non fermerà la difficile azione di rilancio economico e sociale della Città che in questi anni è stata intrapresa dal sindaco Aieta, a cominciare dalle tante battaglie condotte per la difesa della legalità, della trasparenza e della moralità. Tutte le forze politiche, come sempre, non si lasceranno intimidire da un atto così vile e proditorio ed, in difesa delle istituzioni, hanno già chiesto ed ottenuto per domani la convocazione di un Consiglio comunale straordinario ed urgente, per valutare insieme le iniziative da intraprendere contro la criminalità ed ogni forma di violenza nella nostra città”. “Data la gravità del fatto – conclude la nota – il Civico consesso, investirà le istituzioni ad ogni livello, affinché si faccia piena luce su questo delittuoso episodio”.

 

Sulla vicenda è intervenuta anche la deputata del Pd Enza Bruno Bossio secondo la quale ”le minacce di cui è stato fatto oggetto il sindaco Giuseppe Aieta non sono da sottovalutare. La realtà di Cetraro è ad alto rischio per una presenza mafiosa che negli anni non ha rinunciato ad imporre il proprio dominio per il controllo del territorio”. ”Non vi è alcun dubbio – ha aggiunto – che l’attuale Amministrazione comunale rappresenti un forte presidio democratico che costituisce un impedimento oggettivo e di contrasto allo svolgimento di attività illegali e criminose. Saranno certamente gli organi inquirenti a fare piena luce per accertare responsabilità e movente, mentre un’alta vigilanza democratica va esercitata dalle istituzioni ad ogni livello”.

 

Il segretario regionale del Partito socialista, Luigi Incarnato, in una nota, ha sostenuto che ”la Calabria è sempre stata considerata una terra difficile per la criminalità che incombe nel tessuto sociale ed economico. Tutto questo continuerà ad esistere se non scatta nei calabresi, ad ogni livello, una reazione adeguata per sconfiggere questi fenomeni negativi. Così come siamo spesso abituati a far passare sottotono i tanti attentati intimidatori che vengono consumati nei confronti di quegli amministratori onesti che difendono le istituzioni e affermano la legalità”. ”E’ il caso – ha proseguito – di Aieta che è stato raggiunto da un vile atto intimidatorio. Nell’esprimere la mia vicinanza e solidarietà personale e del Partito socialista calabrese a Giuseppe e alla sua famiglia, ritengo che questo episodio non debba essere relegato nella solita banale disattenzione ma far sentire la nostra indignazione. Lasciare Aieta da solo significa l’affermazione di una complicità inconsapevole all’affermazione della delinquenza e il prevalere la logica contro chi si batte per i diritti, la legalità e lo sviluppo dei nostri Comuni. Cetraro sotto la guida scrupolosa e capace del Sindaco Aieta e della sua amministrazione ha ritrovato uno splendore ormai dimenticato da anni. Tutto questo osta evidentemente ad affari ed interessi di logiche negative. Conoscendo Aieta non farà un passo indietro sull’affermazione della legalità e nel portare a termine i suoi ambiziosi progetti. Ho interpellato telefonicamente l’on. Marco Di Lello, segretario della Commissione antimafia e mi ha garantito che martedì porrà in discussione la questione Cetraro per una reazione adeguata e smascherare le ragioni che nascondono tale gesto”. ”Di Lello – ha concluso Incarnato – non ha escluso una possibile visita della Commissione a Cetraro per testimoniare un azione straordinaria”.

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