TREBISACCE (CS) – La situazione è in fase di stallo e la protesta continua. Stamattina sono saliti sul tetto alcuni lavoratori del Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Ionio Cosentino che, a Trebisacce, proseguono nella loro protesta. Nei giorni scorsi i lavoratori hanno ricevuto diverse visite da parte di rappresentanti istituzionali, ma ancora non è arrivata la soluzione di una vicenda, che sta mettendo in ginocchio tante famiglie.
Mancano, in buona sostanza, i fondi, con i lavoratori che non percepiscono uno stipendio dallo scorso mese di agosto e di mensilità ne mancano sei (in alcuni casi addirittura sette). Senza dimenticare la situazione relativa ai lavoratori assunti a tempo determinato per la campagna irrigua estiva, che hanno completato il loro lavoro, ma non hanno ricevuto ancora un centesimo. Una vertenza complicata, soprattutto se si tiene conto che, dietro ogni lavoratore, c’è una famiglia, molte monoreddito, con figli, che stanno vivendo un periodo drammatico sotto il profilo economico.
“I lavoratori sono esausti, non ce la fanno più”, ha dichiarato Federica Pietramala, segretario comprensoriale della Flai, anche a nome dei colleghi della Fai Cisl, Antonio Pisani, e della Filbi Uil, Marco Stillitani. “I lavoratori – ha aggiunto – dal 19 ottobre scorso stanno presidiando, giorno e notte, pacificamente la sede consortile e si sono impegnati, a turno e con senso di responsabilità, a garantire l’acqua agli agricoltori. Oggi c’è stata una presa di posizione forte perché non ce la fanno più. C’è gente disperata che non sa più come andare avanti per garantire il mangiare ai propri figli. Ribadiamo, unitariamente come Flai, Fai e Filbi, che se il presidente non è in grado di governare l’ente, così come sta dimostrando di non saperlo fare, faccia un passo indietro, si dimetta e lasci il posto a chi metterà mano seriamente al consorzio e lo rilancerà. Il consorzio è fallito e il presidente deve prenderne atto”, ha concluso Federica Pietramala anche a nome di Pisani e Stillitani.