TREBISACCE (CS) – Forse il troppo lavoro, forse il troppo stress. Ma lo spirito di sacrificio e di abnegazione del Primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Trebisacce stava per avere risvolti tragici.
Ancora la carenza di personale ed ancora medici sotto stress: questa volta teatro di un fatto dai risvolti drammatici è stato l’ospedale della cittadina dello Ionio cosentino. Il Primario, infatti, dopo due turni di notte consecutivi, ha accusato un malore: un infarto per il quale è stato trasportato d’urgenza in elisoccorso al “Riuniti” di Reggio Calabria.
E mentre si spera di avere presto buone notizie dalla sue condizioni di salute, a rischiare la chiusura, proprio per la carenza di personale, è stato lo stesso Pronto Soccorso di Trebisacce. Solo l’intervento del primo cittadino, Sandro Aurelio, ha evitato che, nel periodo di maggiore necessità, ovvero nel cuore del mese di agosto, venisse chiuso un reparto fondamentale. Il sindaco, insieme ai dirigenti dell’ospedale “Chidichimo”, hanno chiesto l’intervento del commissario straordinario dell’Asp, Antonio Graziano, che in considerazione dell’emergenza, ha assegnato un medico all’Unità operativa scongiurandone quindi la chiusura. Un evento, che, comunque, mostra la fragilità del sistema sanitario in tutta le regione e nello specifico nella fascia ionica. Una soluzione, adottata in emergenza, che, però, non può cancellare problematiche davvero ataviche.