RENDE (CS) – Le votazioni per le elezioni regionali in Calabria sono terminate da poco e gli spogli sono in corso ma gli esiti di questa tornata elettorale sembrano essere già chiari. Al momento, infatti, i primi dati danno in netto vantaggio il presidente dimissionario Roberto Occhiuto che va verso la riconferma alla carica di governatore. Le proiezioni non sono ancora stabili ma l’esponente di Forza Italia – secondo gli exit poll – si piazza tra il 58 ed il 62%.
Evidentemente Pasquale Tridico, rappresentante del campo largo, non ce l’ha fatta a mettere da parte Occhiuto che si appresta diventare nuovamente governatore della Regione Calabria. I suoi progetti per una Calabria diversa non sono riusciti a convinvere gli elettori che hanno preferito riconfermare l’esponente del centro destra.
I primi commenti di questa evidente sconfitta elettorale, da parte di Pasquale Tridico, arrivano in conferenza stampa. L’ex presidente dell’Inps ha scelto di parlare da Rende a seguito dei secondi exit poll. “Ho telefonato il presidente Occhiuto per fargli i miei più sinceri complimenti e le congratulazioni per questa vittoria sperando per il bene dei calabresi che possa governare al meglio per risolvere i tanti problemi irrisolti che abbiamo in Calabria, dalla sanità alle infrastrutture” così ha esordito Tridico.
Tridico sulla sconfitta, si commuove: “Una battaglia vera, intensa, breve”
“E’ stata una battaglia vera, intensa, breve, molto breve – ha spiegato l’ex presidente dell’Inps – le dimissioni di Occhiuto ci hanno colti di sorpresa ma il campo progressista ha dato una risposta vera e ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto”.
Una campagna elettorale, quella che si è appena conclusa, “causata in modo opportunistico da Occhiuto – ha detto Tridico – per farci trovare impreparati, in ogni caso la nostra risposta è stata forte, sapevamo che era una battaglia difficile, abbiamo dato vita ad un grido di dolore che abbiamo riscontrato nelle aree interne, dato soprattutto dallo spopolamento. Un dato critico questo per l’assenteismo alle urne, poco più del 43%, frutto di due cose: da una parte lo spopolamento, appunto. Tanti gli elettori che non sono qui, per lavoro e studio, dall’altra parte la disaffezione”.
“La politica deve dare risposte, deve fare le cose e non si deve avere paura di fare proposte radicali. Ci vuole una politica di strategia industriale, ho cercato di raccontarlo ma evidentemente non è stato sufficiente. Sta a noi rafforzare questa posizione. Su questo il campo progressista deve essere ancora più forte e chiaro”.
La delusione di Tridico: “Una scelta la mia di servizio alla comunità”
“Da parte mia c’è grande delusione – ha ammesso il candidato per il campo largo – ma mi conforta il sostegno e la grande forza di volontà degli amici, degli attivisti e dei volontari che si sono prestati in questa campagna elettorale con tanto spirito di sacrificio e senso del dovere nei confronti della politica”.
“La mia è stata una scelta di servizio alla comunità, l’ho fatto con orgoglio, per la mia terra, la terra che amo. Sei calabrese ovunque vai, anche a Roma o a Bruxelles. Qualcuno dice che non sei calabrese solo perchè non hai la residenza. Ringrazio chi mi è stato vicino, il mio staff, i miei collaboratori, mio fratello, ed i partiti delle forze progressiste che hanno fatto un grande sforzo organizzativo”.
“Da qui parte un nuovo impegno da parte di tutti noi per riportare le persone a sperare in una Calabria di sviluppo. Penso che la politica debba fare di più”. “Grazie” ha concluso Tridico visibilmente commosso salutato da un lungo applauso.