Il problema dell’efficienza energetica in Calabria sarà uno degli argomenti da analizzare durante la prossima Fiera del Levante in programma a Bari. I dati hanno mostrato tanti edifici residenziali nelle classi di consumo più alte.
La quarta edizione della “SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti” si terrà da giovedì 23 a sabato 25 ottobre 2025 all’interno del percorso SAIE Sostenibilità. Si tratta di uno dei quattro filoni della Fiera del Levante.
Efficienza energetica in Calabria, cosa dicono i dati
Nonostante i tre obiettivi della Direttiva Casa Green – ovvero ridurre i consumi, abbattere le emissioni e migliorare la qualità della vita – la strada in Italia è ancora molto lunga. Il cambio di passo c’è, ma i tempi non sono ancora maturi per parlare di uno stravolgimento sul tema della efficienza energetica.
Attualmente la riduzione sui consumi è del 9,1%, la media europea prevista per il 2030 è del 16%. I numeri raggiunti sono il risultato degli interventi derivanti dalla riqualificazione energetica (incentivo importante il Superbonus).
Qual è la situazione in Calabria? I progressi ci sono stati, ma i dati parlano chiaro. Secondo una elaborazione della “SAIE – La Fiera delle Costruzioni“, nel 2024 sono stati registrati in Calabria 27.976 APE (Attestati di Prestazione Energetica).
Classi migliori e quelle peggiori
Dal 2015, anno di avvio del sistema SIAPE, in Calabria sono stati richiesti oltre 95mila certificati APE, quasi 28mila nel solo 2024 (+5% rispetto al 2023). L’analisi delle classi energetiche mostra un lento miglioramento:
- Classi F e G: 53% nel 2024, -2% rispetto al 2023 (55%);
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Classi A (A1-A4): 10% nel 2024, 7% del 2023;
La situazione a livello provinciale evidenzia un maggior numero di edifici di classe F e G (consumi più elevati) nella provincia di Vibo Valentia (55,90%) e in quella di Cosenza (55,30%), a seguire Catanzaro (51,80%) e Reggio Calabria (50,50%): i dati sono del 2024.
Gli edifici con la somma delle classi A si trovano rispettivamente nelle province di Vibo Valentia (11,5%) e Crotone (10,20%). A seguire Cosenza (8,40%), Catanzaro (7,30%) e Reggio Calabria (7,10%).
La situazione provincia per provincia
La distribuzione per classi energetiche mostra il 9,9% degli edifici nelle classi A (da A1 ad A4), il 6,6% in classe B, l’11,9% in classe C, il 17% in classe D, il 24,9% in classe E. La quota più alta è quella degli edifici con classe F+G che si attesta in Calabria al 52,9%.
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Catanzaro = 5.552 APE >> 7,3% nelle classi A, il 4,5% in classe B e il 7% in classe C. Il 12,2% è in classe D, il 17,3% in classe E e il 51,8% nelle classi F+G;
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Cosenza = 11.804 APE >> Gli edifici in classe A rappresentano l’8,4%, quelli in classe B il 2,8% e in classe C il 5,8%. Le classi D ed E sommano rispettivamente l’11,1% e il 17%. La maggioranza, 55,3%, è in classe F+G;
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Crotone = 2.195 APE >> Il 10,2% è nelle classi A, il 4,8% in classe B e l’8,5% in classe C. Il 13,8% è in classe D, il 15,9% in classe E e il 46,8% in F+G (la percentuale più bassa tra le province calabresi);
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Reggio Calabria = 6.313 APE >> Solo il 7,1% appartiene alle classi A, il 4,2% in classe B e il 7,1% in classe C. Il 12,8% è in classe D, il 18,3% in classe E e il 50,5% in F+G;
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Vibo Valentia = 2.112 APE >> Il dato più alto è nelle classi A (11,5%). Il 3,2% è in classe B, il 6,2% in classe C, il 10,6% in classe D e il 14% in classe E. La quota maggiore rimane quella delle classi meno efficienti: 55,9% in F+G.