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Rende: “5 domande per 5 candidati”, inquinamento, discariche e maladepurazione. Le proposte

Area Urbana

Rende: “5 domande per 5 candidati”, inquinamento, discariche e maladepurazione. Le proposte

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candidati sindaco rende su bonifiche

RENDE (CS) – Inquinamento, discariche e maladepurazione preoccupano i rendesi. Sul territorio insistono diverse criticità sul piano ambientale soprattutto nel cosiddetto quadrilatero dei veleni, tra la zona industriale di contrada Lecco e Coda di Volpe. Un fazzoletto di territorio dove coesistono tra le esalazioni maleodoranti che costringono spesso i residenti a barricarsi in casa: i laghi formatisi con gli scarti industriali dell’ex Legnochimica, la centrale a biomasse del gruppo Falck, la bioraffineria e gli impianti di trattamento rifiuti di Calabra Maceri, il depuratore consortile ValleCrati che raccoglie i reflui di oltre 30 Comuni e la discarica dell’ex inceneritore di Settimo. A circa 10 chilometri di distanza, si attende invece la bonifica delle discariche di Sant’Agostino cui iter burocratico, di recente, è stato accelerato, ma il progetto esecutivo è ancora da definire.

Inquinamento, discariche e maladepurazione

La messa in sicurezza delle aree contaminate è da decenni richiesta a gran voce dalla cittadinanza. Ad oggi però, a parte le inchieste della magistratura per disastro ambientale, nessuna azione tangibile è stata portata a termine dal Comune di Rende per decontaminare i siti più inquinati, tutelare la salute pubblica e l’ecosistema. Ecco come intendono agire i 5 candidati sindaco della città di Rende, chiamata a rinnovare il Consiglio comunale sciolto per infiltrazioni mafiose il 28 giugno 2023. L’ordine dei candidati è quello che troveranno sulla scheda elettorale i votanti che andranno alle urne domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025.

Giovanni Bilotti_Rende liste

Giovanni Bilotti

Giovanni Bilotti è il candidato sindaco sostenuto da 3 liste PartecipAzione, Progressisti democratici e GenerAzione (NOMI) e afferma che Rende «non può più permettersi di rimandare la questione ambientale. Serve: bonificare, vigilare, prevenire». «Le criticità – dichiara Bilotti – sono note e richiedono risposte immediate, responsabili e trasparenti. Per l’area di Sant’Agostino, sono disponibili 5,3 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione destinati alla messa in sicurezza dell’ex discarica. È indispensabile attivare subito una task force comunale che monitori ogni fase del processo, garantendo aggiornamenti pubblici costanti e trasparenza totale. L’ex Legnochimica resta una delle emergenze ambientali più gravi del territorio, simbolo di decenni di ritardi».

«Rende deve farsi promotrice di un tavolo permanente con Regione e Ministeri per ottenere finalmente l’avvio della bonifica, o almeno una messa in sicurezza definitiva. Per l’impianto di depurazione di Coda di Volpe, che serve oltre 240.000 residenti in 27 Comuni, è urgente attivare un sistema di monitoraggio elettronico continuo, pubblico e trasparente, che consenta il controllo in tempo reale dei reflui trattati. Altrettanto importante è garantire una ripartizione equa dei costi di gestione: Rende non può continuare a pagare per inefficienze che non le competono. Su questo tema non faremo sconti a nessuno: la tutela dell’ambiente è un dovere istituzionale e un diritto dei cittadini».

Marco Ghionna liste

Marco Ghionna

Marco Ghionna, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Rende, è sostenuto da 6 liste – Fratelli D’Italia, Noi Moderati, Rende azzurra, La Rende che vuoi, Futuro e Prima Rende (NOMI) – ammette che le discariche di Sant’Agostino, l’ex Legnochimica e il depuratore di Coda di Volpe siano «questioni molto delicate». «La bonifica della discarica di Sant’Agostino – afferma Ghionna – è inserita nell’elenco degli interventi per il settore prioritario Rischio Ambientale finanziati dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC 2014/2020. Si tratta di un finanziamento pari a 5.300.000 euro di cui 300.000 euro destinati all’esecuzione del piano di caratterizzazione e redazione dell’analisi di rischio e 5 milioni di euro destinati alla redazione della progettazione definitiva/esecutiva e ai lavori di bonifica e messa in sicurezza dell’area dell’ex discarica».

«Il Comune di Rende a gennaio del 2023 ha aggiudicato l’affidamento del servizio di redazione del Progetto Operativo di Bonifica. La progettazione è in itinere ed una volta che supererà tutti i gradi della procedura di approvazione, il Comune di Rende dovrà procedere con l’indizione della gara di affidamento dei lavori di bonifica e messa in sicurezza permanente del sito. Grazie ai fondi regionali l’intervento potrà essere realizzato anche se è essenziale porre estrema attenzione al rispetto della tempistica delle varie fasi di attuazione della gara di affidamento nonché della realizzazione dei lavori. Più complessa è la questione dei laghi dell’ex Legnochimica, vicenda sulla quale ci sono anche risvolti penali che, ovviamente, lasciamo ai magistrati. La Legnochimica Srl che avrebbe dovuto procedere alle operazioni di bonifica è fallita e il curatore fallimentare ha detto che non c’è la liquidità necessaria per procedere alla messa in sicurezza».

«La nostra esigenza, però, è quella di tranquillizzare il prima possibile i residenti e i cittadini e capire quantità e qualità dell’inquinamento dell’area. Per far questo il Comune di Rende deve attivare i poteri sostitutivi, prendere in mano la situazione e portarla a definitiva risoluzione. Serve un dettagliato piano di caratterizzazione che deve darci parametri precisi, in modo da inserire il sito fra quelli finanziabili come bonifica. Anche per il piano di caratterizzazione servono i finanziamenti necessari».

«Per questo ci attiveremo subito per un tavolo di confronto con la Regione per stabilire un cronoprogramma che risolva in tempi celeri una questione per troppo tempo trascurata. Infine vigileremo di concerto con il Consorzio Valle Crati affinchè la Kratos SCARL, che gestisce l’impianto di Coda di Volpe, faccia fino in fondo il suo dovere. Qualora vi fosse la possibilità, sarebbe utile anche installare un sistema di controllo attivo che monitori la qualità delle acque e di un sistema di allerta collegato agli uffici preposti al controllo come il consorzio ValleCrati e i Comuni».

Liste Sandro Principe

Sandro Principe

Sandro Principe, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Rende, è sostenuto da 6 liste – Rende Riformista, Insieme per Rende, Rende Avanti, Innova Rende, Avanti Rende Libera PSI e Italia del Meridione (NOMI) – e dice che «a Sant’Agostino c’è già un progetto in atto che viene da lontano e quindi si tratta di seguirlo in modo puntuale. Per quanto riguarda il depuratore di contrada Coda di Volpe e l’area dell’ex Legnochimica studieremo con gli imprenditori come intervenire. Ho fatto un appello pubblico alle imprese ad essere socialmente impegnate. E in quella zona ci sono più di 400 aziende. Oltre ai fondi che il Comune potrà reperire, servono le competenze e la capacità di saper attuare le cose, qualità che non mancano nella nostra coalizione. Insieme agli imprenditori e ai tecnici definiremo le iniziative da prendere in modo che in questi quartieri residenti e lavoratori convivano con un’aria salubre».

Luciano Bonanno liste

Luciano Bonanno

Per Luciano Bonanno, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Rende sostenuto dalla lista Libertà in Movimento (NOMI) «l’ambiente è una priorità perché se rispettato, stiamo bene anche noi cittadini che lo viviamo». «Abbiamo in città una bomba ecologica che è stata piazzata dalle passate amministrazioni sulle teste dei residenti di Sant’Agostino, Contrada Difesa e del versante di Castrolibero che affaccia sulle discariche. Sono tra i promotori della bonifica. È stato il mio cavallo di battaglia – ricorda Bonanno – da quando sono sceso in campo in maniera attiva nel lontano 2011 in politica. Il mio impegno è stato costante. In questi 15 anni di lavoro, siamo riusciti a far inserire la discarica nelle opere da bonificare e a far arrivare 5 milioni e 300 mila euro. Ero presente quando sono stati fatti i carotaggi nelle 3 aree del sito dove dagli anni ’70 sono stati smaltiti rifiuti. È stato fatto il piano di caratterizzazione e il progetto di messa in sicurezza. Gli enti competenti (Asp, Arpacal, Regione, ecc.) stabiliranno l’iter da seguire, il sindaco che verrà eletto avrà l’onere di bonificare l’ex discarica ed eseguire l’opera di messa in sicurezza. La progettazione è stata già affidata, siamo a buon punto».

«Ho a cuore questo tema perché da ragazzini guardavamo inermi i camion che passavano, salivano sulla collina e scaricavano la spazzatura a qualsiasi ora del giorno e della notte, a circa 150-200 metri in linea d’aria dal centro abitato. Le passate amministrazioni hanno pensato di posizionare impianti industriali come l’ex Legnochimica, a contrada Lecco dove oggi a ridosso delle case, poco distante dalla popolosa Quattromiglia, sorgono gli impianti di Calabria Maceri. L’imprenditore sicuramente ha regolare licenza e dà posti di lavoro, su questo non abbiamo nulla da sindacare, ma la politica a suo tempo ha fallito e le esalazioni maleodoranti che si respirano in quella zona sono un dato di fatto evidente. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Sulla depurazione servono i dati, vanno studiati tutti gli atti e bisogna lavorare sodo a tutela dell’ecosistema».

Rossella Gallo e liste Elezioni Rende

Rossella Gallo

La posizione di Rossella Gallo, unica candidata sindaco donna alle elezioni amministrative di Rende con il sostegno di 2 liste – Movimento 5 Stelle, Sinistra per Rende (NOMI) –, è chiara: «Sulla salute dei cittadini e sull’ambiente non si può più tergiversare». «Il Movimento 5 Stelle – sottolinea Gallo – ha denunciato da anni la situazione dell’ex Legnochimica, con interrogazioni parlamentari ed esposti. Abbiamo fatto la nostra parte, ma Regione e Comune hanno preferito voltarsi dall’altra parte. I laghi tossici pieni di metalli pesanti sono un pericolo reale e urgente. Serve subito una mappatura completa dell’inquinamento, un piano di bonifica credibile e il controllo serrato degli impianti di depurazione, come quello di Coda di Volpe, ancora oggi inefficienti. La bonifica della discarica di Sant’Agostino, per la quale ci sono già fondi disponibili, va sbloccata senza ulteriori scuse. La tutela del territorio è un diritto, non un favore».

 

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