COSENZA – È stata una protesta silenziosa e pacifica quella davanti l’Asp di Cosenza ma con uno slogan forte: “Basta morti di Malasanità. verità e giustizia”. Un sit-in che ha visto gli attivisti de La Base Cosenza chiedere giustizia per la morte di Eugenio Bisogni Plastina, il 29enne di Corigliano Rossano morto nei giorni scorsi scorsi mentre era in attesa di un’ambulanza.
Il papà di Eugenio “non si può moire così”
“Siamo qui per chiedere giustizia per Eugenio, non si può morire così, giovanissimi, per un ascesso dentale» sono le parole cariche di dolore che Carlo Plastina, padre di Eugenio, ripete come un mantra in segno di forzata rassegnazione per cercare un conforto che non c’è.
“Non ci sono frasi sufficienti per spiegare questa morte, del tipo ‘abbiamo fatto il possibile’ – prosegue Carlo Plastina – Assolutamente non hanno fatto niente. Io ho seguito Eugenio da un pronto soccorso all’altro – precisa il padre, riferendosi al trasferimento dall’ospedale ‘Giannettasio’ di Rossano all’ospedale Annunziata di Cosenza – ho visto tanta negligenza e tanta superficialità. Eugenio non aveva né un tumore, né una leucemia ma aveva semplicemente un ascesso a un dente che ha procurato del pus che è sceso nella cassa toracica fino ai polmoni: mio figlio è morto strozzato“.
Un caso di “malasanità” per tutti coloro che oggi davanti all’Asp di Cosenza hanno chiesto in maniera pacifica che la giustizia faccia il suo corso e che non si verifichino più altri casi come quelli di Eugenio, in una Calabria devastata ormai da una sanità che provoca veri e propri bollettini di guerra.