COSENZA – A distanza di un mese dall’ordinanza della dirigente Rino che avevo “richiuso” Corso Vittorio Emanuele, perchè aperta in mancanza dei dispositivi e della strumentazione per il monitoraggio dei movimenti franosi, con un mare di polemiche e le commissioni in Comune per chiarire cosa fosse realmente successo, se la sicurezza dei cittadini fosse stata messa in discussione e come mai la dirigente fosse stata spostata, la vicenda si chiuse definitivamente. In sanatoria è arrivata l’istallazione della strumentazione, prevista nel progetto, per il controllo da remoto mediante appositi sensori, di eventuali fenomeni franosi dalla collina che sovrasta Corso Vittorio Emanuele. In caso di pericoli i dispositivi e i sensori sono collegati in remoto con la Protezione civile.
La discussione sulla riapertura di Corso Vittorio Emanuele è approdata oggi in Consiglio Comunale, come primo punto all’ordine del giorno, dopo il rinvio nel precedente consiglio comunale del 10 luglio scorso. Era stato chiesto un nuovo rinvio della discussione da parte della minoranza, anche per l’assenza di Franceso Caruso, ma la richiesta è stata bocciata. Da parte della Minoranza sono intervenuti i consiglieri D’Ippolito e Spataro. Il primo ha evidenziato che già durante le commissioni “dal punto di vista tecnico “era stato dato un chiarimento, visto che avevano preoccupazioni sulla sicurezza dei cittadini“. D’Ippolito ha evidenziato che “non si è cercato di speculare sulla sicurezza ma solo garantire trasparenza e legalità verso i cittadini“.
Sulla stessa linea il consigliere Spataro “i sensori previsti nell’appalto sono stati montati e siamo contenti, non per noi ma soprattutto per i cittadini e i residenti“. Il consigliere ha poi fatto notare che nell’ordinanza di riapertura “era prevista una vigilanza del tratto da parte dei vigili. Se la strada era sicura allora non serviva la postilla dei vigili. Ma cosa possono osservare i vigili da sotto a sopra quella strada?”.
Sulla questione è intervenuta anche la consigliera Bianca Rende: “ho votato contro il rinvio dell’ordine del giorno. Tutta la vicenda è stata gestita in modo un pò caotico. Oggi, a un mese e mezzo dell’apertura della strada, arriva l’installazione dei sensori con relativo collaudo tecnico. Questo significa che se dovesse intervenire un fattore climatico avverso, gli abitanti della collina e chi transita su questa strada possono stare al sicuro. Diciamo che sarebbe bastato aspettare un mese. Poi un elogio alla dirigente Rino “è stata scrupolosa. Ha fatto un’istruttoria e si è resa conto che mancavano delle disposizioni per riaprire la strada. Una dirigente competente che ha consentito la spesa di tutti i fondi legati al CIS e ad agenda urbana. Oggi mi appello anche alla sensibilità del sindaco, che è tutore della legge e garante davanti alla città, nell‘apprezzare comunque lo scrupolo delle dirigente per evitare si situazioni di pericolo”.