COSENZA – Scuro in volto, il tecnico del Cosenza Massimiliano Alvini si presenta in sala stampa, per commentare una sconfitta pesante, la seconda di fila al Marulla, nonostante un tempo intero, giocato in superiorità numerica: ” non parlerei di confusione in campo ma di una prestazione non positiva. Abbiamo perso tutti i duelli, arrivavamo sempre secondi sulle palle, a centrocampo in difesa e siamo stati poco aggressivi commettendo troppi errori. Ne dobbiamo prendere atto ed é giusto prendere i fischi. C’è grande dispiacere – ha aggiunto il tecnico del Cosenza – perché é stata una partita al di sotto delle nostre possibilità, dove non abbiamo messo in campo quelle che sono le nostre caratteristiche”.
“Ma sono certo che la squadra saprà ripartire. É un incidente di percorso. Forse abbiamo preso sotto gamba il Sudtirol che è una squadra forte, merito a loro che hanno fatto una prestazione importante. Sapevo che era una partita difficile ma forse non lo abbiamo percepito, non l’ho percepito, e questo è il difetto più grosso di oggi. Sui problemi di finalizzazione Alvini replica “è una statistica che lascia il tempo che trova. Quello che oggi va segnalato, come statistiche, sono le palle che non abbiamo recuperato e che invece ha fatto il Sudtirol.
La superiorità numerica? “A Bari l’abbiamo ripresa e potevamo anche vincere, ma oggi abbiamo responsabilità nelle caratteristiche che, fino ad oggi, hanno contraddistinto questa squadra e non siamo stati all’altezza della partita. Abbiamo preso un goal evitabile e su questo dobbiamo intervenire. Partita dopo partita lavoriamo per il nostro obiettivo che é la salvezza. Abbiamo sbagliato la prima gara dopo 8 ottime prestazioni. Ci sta, ripartiamo e voltiamo pagina“.
Soddisfazione invece in casa Sudtirol. Per il tecnico Federico Valente una vittoria meritata, frutto di una grande prestazione “sono veramente contento. Siamo stati bravi anche a non cedere in inferiorità numerica. Tutti hanno fatto il loro compito aiutandosi a vicenda mettendo cuore e cattiveria. Questo é un gruppo sano, dove tutti danno il 100%. Fino all’espulsione abbiamo fatto la gara che avevamo preparato. Poi é chiaro che in dieci c’è stato da lottare con il coltello tra i denti”.