Area Urbana
Regionali: a Cosenza, Francesco De Cicco re delle preferenze. Bocciate Enza Bruno Bossio e Katya Gentile
COSENZA – È tempo di analisi dopo la tornata elettorale che in Calabria ha confermato Roberto Occhiuto e la coalizione di centrodestra alla guida della Regione. Nella città dei Bruzi, però, al di là dei numeri complessivi, le urne hanno consegnato verdetti politici significativi.
Su tutti, l’assessore comunale alla manutenzione Francesco De Cicco, che con i suoi 3.800 voti personali nella sola città di Cosenza, si è imposto come vero e proprio re delle preferenze, registrando un risultato senza precedenti. Subito dietro, il consigliere comunale Francesco Spadafora, primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia, ma autore di una performance elettorale di rilievo.
Il dato politico più eclatante, tuttavia, è rappresentato dalla bocciatura di Enza Bruno Bossio, esponente di lungo corso del Partito Democratico e attuale componente della direzione nazionale del partito. La sconfitta della ex parlamentare cosentina segna una battuta d’arresto per una figura storica della sinistra calabrese.
Bruno Bossio, moglie di Nicola Adamo, anch’egli protagonista della scena politica regionale sin dai tempi del PCI, nella sua lunga carriera ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali e di partito. La sua mancata elezione, da molti, viene considerata la fine di un’era e di una dinastia politica che ha segnato profondamente la vita del centrosinistra calabrese. Un passaggio che apre la strada a una nuova classe dirigente, chiamata a rilanciare l’azione del PD in una provincia da anni lacerata da divisioni e contrapposizioni interne.
Sul fronte del centrodestra, un’altra esclusione di peso è quella di Katya Gentile, consigliere regionale uscente e candidata nelle liste della Lega. Figlia di Pino Gentile, per trent’anni protagonista della politica calabrese a Palazzo Campanella. Anche in questo caso, la sua mancata elezione potrebbe segnare la chiusura definitiva di una stagione politica che ha avuto per decenni un ruolo determinante negli equilibri della politica regionale.
Il voto cosentino insomma, ha segnato l’avvio di una fase di profonda trasformazione del quadro politico, con un progressivo ricambio della classe dirigente. Figure storiche, che per anni hanno rappresentato punti di riferimento della scena politica, sono oggi destinate a cedere il passo a nuovi protagonisti.
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