SAN DEMETRIO CORONE (CS) – Quarant’anni di attività nella filiera agroalimentare della Calabria e ben 26 mercati mondiali di esportazione. Due decenni nel quale tradizione, innovazione ed eccellenza hanno trovato il giusto equilibrio tra il rispetto delle radici storiche con l’apertura alle nuove tendenze del settore. A San Demetrio Corone, nel cuore dell’Arbëria, la Filiera Madeo ha celebrato i 40 anni di attività. Una realtà enogastronomica tutta calabrese che rappresenta non solo un punto di riferimento per la produzione di insaccati e carni di alta qualità, con salumi di Calabria D.O.P. e del prosciutto di Suino Nero di Calabria, ma anche un simbolo di orgoglio e autenticità del nostro territorio.
Da Ernesto ad Anna: 40 anni di successo
Da Ernesto Madeo, che nel 1984, creò il primo allevamento di Suino Nero in Sila alla figlia Anna, che ha preso il testimone di un’azienda leader diventata filiera di successo, che nel corso degli anni ha mantenuto salda la propria identità: un forte legame con il territorio, il rispetto per la tradizione e una costante attenzione alla qualità, all’innovazione e alla sostenibilità. Ogni prodotto è il frutto di un processo artigianale tramandato da generazioni, che combina le migliori carni selezionate con spezie e aromi locali, seguendo ricette tramandate di generazione in generazione. Questo approccio ha permesso all’azienda di distinguersi in un mercato sempre più competitivo, ottenendo riconoscimenti e premi a livello nazionale e internazionale e, come detto, esportare i propri prodotti in 26 mercati mondiali. Madeo sarà la prima azienda del Sud Italia autorizzata ad esportare carni negli Stati Uniti. L’azienda conta oltre 150 tra dipendenti e collaboratori per un fatturato di quasi 26 milioni di euro nel 2023, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente.
Per Anna Madeo, presidente della filiera “è la tradizione che si rinnova nel tempo. Madeo punta all’innovazione, mantenendo sempre vive la tradizioni, la sicurezza alimentare e la sostenibilità del territorio. E sa da una parte l’obiettivo della Filiera, che qualche mese ha anche il sgillo firmato dagli agricoltori italiani FDAI (garantiranno qualità made in Italy, sostenibilità, valorizzazione, controllo e tracciabilità), è quella di ampliare l’export, puntando a nuovi mercati internazionali, dall’altra resta quella del legame al territorio continuando a investire in Calabria, perché non si parli solo di una Calabria della partenza ma di una Calabria che resta, investe e produce.
Una Calabria della ‘restanza’ nome a cui è stato ispirato il libro presentato scritto con la collaborazione dell’editor Annalisa Marchianò – da Ernesto Madeo e da Rosina Santo, moglie e guida amministrativa dell’azienda, durante l’evento di celebrazione dei 40 anni. Storie di imprenditori e di sacrificio che portano al successo la loro terra. Filiera Madeo è un modello di imprenditoria sana e vincente. E come ha evidenziato Pasqualina Straface, in in qualità di Consigliere delegato ai rapporti fra il Consiglio Regionale della Calabria e le minoranze linguistiche e storiche della Calabria: “Ernesto Madeo rappresenta per la comunità dell’Arbëriaun modello di sviluppo economico, con una filiera che vede il coinvolgimento di un’intera famiglia e di tanti lavoratori locali e che è riuscita a conquistare tanti mercati europei portando in alto l’eccellenza enogastronomica della Calabria”.
Madeo: tradizione, innovazione, sostenibilità e territorio
Oggi, dopo 40 anni, l’azienda rappresenta un simbolo di eccellenza. Ha saputo evolversi senza mai perdere di vista la propria essenza. La qualità, la passione e il legame con il territorio sono stati i pilastri che hanno reso possibile questo successo. Con uno sguardo rivolto al futuro, l’azienda ha ambiziosi piani di crescita: l’internazionalizzazione, l’ampliamento della gamma di prodotti e l’ulteriore rafforzamento delle politiche di sostenibilità e innovazione sono le sfide che la attendono. Tuttavia, un punto rimarrà sempre fermo: il rispetto per la tradizione e l’amore per la propria terra.