CORIGLIANO ROSSANO (CS)- La Senatrice calabrese Abate lancia un nuovo appello sul malcontento che coinvolge da diverse settimane i pescatori di Corigliano Rossano e più in generale tutti quelli calabresi, messi in ginocchio dai rincari sui prezzi del carburante. Chiedono una risposta alle grandi difficoltà che stanno vivendo e i finanziamenti promessi, affinché possano acquistare il carburante e tornare in mare a pescare. A tal proposito è stata organizzata per domani una nuova protesta pacifica come sottolinea la stessa senatrice : “I pescatori non vogliono guerre e vogliono tornare in mare“. L’onorevole Abate promette di prendere parte attivamente alla protesta del 10 giugno che si terrà alle ore 14 presso il Porto di Schiavonea, affermando che “i pescatori vogliono risposte immediate e non grandi eventi. Vogliono, soprattutto, risposte e non passerelle. Ecco perché a Corigliano-Rossano, dove abbiamo la marineria più consistente della Calabria, i pescatori sono ancora in stato di agitazione, con le loro imbarcazioni ferme in porto e torneranno in mare solo quando riceveranno i sostegni finanziari per l’acquisto del carburante necessario per proseguire la loro attività”.
“Tutto questo – aggiunge la senatrice – avviene mentre la Regione organizza gli Stati generali della Pesca con tanto di serata di gala. È convocata, infatti, una conferenza alle ore 15,30 di domani, venerdì 10 giugno, proprio nel Porto di Corigliano-Rossano. Questo è ciò che segue le manganellate prese dai pescatori nella manifestazione della settimana scorsa a Roma dove, trattati dalle istituzioni politiche come i peggiori criminali, non hanno potuto nemmeno avvicinarsi al Ministero dell’Agricoltura e portare le loro istanze al Sottosegretario Francesco Battistoni e al Ministro Stefano Patuanelli”.
“Mentre i pescatori affondano, vengono presi in giro sotto il naso. Da parte mia chiedo, e mi sarei aspettata, grande rispetto e soprattutto soluzioni per le loro grandi difficoltà. Ragion per cui – conclude la senatrice – si ritroveranno a manifestare pacificamente domani, venerdì 10 giugno, a partire dalle ore 14 al Porto di Schiavonea ed io, ancora una volta, sarò al loro fianco. I pescatori vogliono risposte immediate e non grandi eventi”.