Calabria
L’ennesimo appello per il dottore Blaganò, la moglie «chiunque abbia informazioni contatti le forze dell’ordine»
NOCERA TERINESE (CZ) – Nuovo appello sui social della moglie del medico scomparso, Angela Astorino: “Chiunque abbia informazioni utili per il ritrovamento di mio marito, dott. Antonio Blaganò, è pregato di contattare immediatamente le forze dell’ordine. Si consiglia di chiamare il Numero Unico di Emergenza 112, oppure di recarsi presso un ufficio di polizia o dei carabinieri. Ringrazio anticipatamente chiunque voglia aiutarci a ritrovarlo il prima possibile”.
Antonio Blaganò, 67 anni, medico di continuità assistenziale di Nocera Terinese, vive con la moglie a Lamezia Terme ed è scomparso già da 5 giorni, dal 24 luglio scorso. Era di turno di lavoro presso la guardia medica di Nocera Terinese e, sulla scrivania, ha lasciato gli effetti personali e il telefono. Una telecamera lo ha inquadrato mentre saliva sulla sua auto, una Fiat Nuova Seicento blu, ritrovata dopo circa 24 ore con il motore ancora acceso e lo sportello aperto, in via Galassi, una stradina di campagna isolata che costeggia il fiume Savuto, tra i comuni di Nocera Terinese e San Mango D’Aquino.
L’appello è stato anche pubblicato sul sito della trasmissione “Chi l’ha visto?“ che ha anche rilanciato le parole del figlio, Mario, sulla richiesta di “indagare contro ignoti per sequestro di persona o omicidio, così da poter attivare tutti gli accertamenti tecnici“. La paura dei familiari infatti, è che si stia cercando il medico solo con i protocolli per cercare un disperso. Proprio il figlio Mario spiega sui social che suo padre è “in buona salute fisica e mentale. Non si sarebbe mai allontanato così, e quando in passato ha avuto un malore, ha sempre chiamato i soccorsi. Per favore, non lo trattiamo questo caso come se fosse stato un escursionista che si sia perso tra le montagne. Che continuino le ricerche ma che si indaghi anche per sequestro di persona”.
La richiesta di Mario Blaganò è che la Procura iscriva immediatamente notizia di reato contro ignoti per sequestro di persona o omicidio, così da poter attivare tutti gli accertamenti tecnici:
– tabulati e celle con dump di cella nelle fasce critiche;
– sequestro e non semplice acquisizione volontaria di telecamere e varchi targa – molte videoregistrazioni vengono cancellate automaticamente dopo qualche giorno;
– perizia forense sull’auto (carburante, comandi, impronte/DNA, tracce di pneumatici);
– estrazione dei navigatori dell’auto, del TomTom e della timeline di Google.
“Mio padre non stava facendo escursionismo, le circostanze sono tutto tranne che chiare: effetti personali lasciati in ufficio, esce repentinamente durante l’orario di lavoro (non aveva ancora terminato il turno): qualcuno lo ha chiamato? E se sì, sono già attivi i protocolli per verificare queste informazioni? E se lo hanno portato da qualche altra parte? Finché mio padre non viene trovato, il lavoro non è finito. Non fermiamoci a ricostruzioni e ipotesi sommarie basate su poche telecamere”.
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