Nella piazza di Villaggio Europaè stato consegnato ufficialmente alla città di Rende il primo bene comune che l’amministrazione Manna ha affidato alla consulta che lo autogestirà “gestione diretta dei cittadini, coinvolgimento e cittadinanza attiva. Siamo orgogliosi”
RENDE – Saranno gli stessi cittadini a prendersi cura e amministrare dal basso un bene collettivo. Un esempio concreto di democrazia diretta che vede la cosa pubblica quale bene comune primario. Il progetto pilota è partito con il riconoscimento del campo di calcio di Villaggio Europa come primo bene comune, che è stato illustrato alla città con la presentazione delle tante attività che si potranno svolgere nello spazio e nell’aree limitrofe. Dal softball al calcio, dalla pallavolo ai giochi da tavolo e ai giochi popolari: si partirà dal gioco per progettare un percorso comune all’insegna della condivisione e dell’abbattimento di ogni barriera sociale, sessista, razziale. La consulta dei beni comuni avrà in gestione il campo sportivo di Villaggio Europa in via sperimentale per dodici mesi dalla sottoscrizione della relativa convenzione.
Manna “amministrare la cosa pubblica insieme con i cittadini“
“Siamo orgogliosi di questo primo traguardo – ha evidenziato il sindaco Marcello Manna – che significa gestione diretta dei cittadini, coinvolgimento e cittadinanza attiva. Oggi si arriva alla consegna del bene Comune. Oggi il primo bene che viene consegnato alla città di Rende ed in particolare al Villaggio Europa. Dovevamo ristrutturare questo campo, fare una manifestazione di interesse, andare a controllare anche i rapporti economici ecc… In questo modo bypassiamo tutto perchè il bene viene usato da tutti i cittadini e li responsabilizza. Ora questo campo è cosa vostra, è un bene che appartiene a tutti noi. Ed è significativo perchè da qui si parte per un passaggio di consapevolezza importante per amministrare la cosa pubblica insieme con i cittadini. È un piccolo passo diventa importante per una città del Sud come Rende. Riprendiamo il cammino insieme a tutti i cittadini anche dopo l’emergenza coronavirus, con una democrazia partecipata che ha un grande significato e un grande valore. E questo è solo il primo passo. C’è un gruppo di associazioni particolarmente attenta a queste cose e con loro stiamo discutendo perchè ci sono tanti spazi a Rende che possono essere curati dai cittadini-2
“È necessario ridare centralità alla convivenza e alla socialità, agli affetti, iniziando a imporsi come parte attiva nei progetti di cura e rigenerazione dei beni comuni della propria città e programmando percorsi che ruotano intorno all’idea di comunità, di decisione assembleare, di autogoverno. I beni comuni – spiega ancora il sindaco – sono gli spazi in disuso, le piazze, i beni culturali e quei simboli cittadini troppo spesso trascurati per diverse priorità delle agende politiche. I beni comuni sono l’acqua, i servizi pubblici di base, l’ambiente, la salute, i servizi. Beni comuni sono le città e tutti quei quartieri che attraverso la cooperazione quotidiana e costante fra chi li vive non saranno mai ghettizzati. Beni comuni sono tutti quei contesti materiali e immateriali in cui, o attraverso cui, si sprigionano la forza e la passione della cittadinanza attiva. Beni comuni sono beni di tutti, beni comuni sono l’opposto della proprietà”.
Stefano Ammirato “un esempio di democrazia diretta”
“A noi piace definirlo democrazia diretta o autogoverno. Un pezzo di città collettivo, in questo caso un campo sportivo con spogliatoi, dove fare una polisportiva e una policreativa per attività sociali, ludiche e sportive per animare il quartiere e, sopratutto, per far un esperimento di gestione collettiva ma non di un privato” ha detto Stefano Ammirato, componente del comitato del quartiere Villaggio Europa e del coordinamento Decidiamo noi che ha proposto il regolamento dei beni comuni alla città di Rende dove, sottolinea, “associazioni, cittadini e quartiere sono tutti insieme per realizzare cose belle. Questo è un progetto che significa anche integrazione perchè ci sono tante persone non solo del quartiere che vengono qui con tanti progetti. Una decina di associazioni le associazioni che hanno aderito al progetto come AIPD, Acrip, Associazione Villaggio Europa casa dei diritti sociali, Auser Rende, Sparrow, Sud Comune, Cosenza Mmiskhata, Associazione insieme e tante altre. E tutto questo non solo per bimbi e persone con disabilità ma anche per anziani e per tutti quelli che vogliono divertirsi”.
Foto Francesco Greco