RENDE – “Apprendiamo dal quotidiano Gazzetta del Sud, edizione del 13.04.2024, che i Commissari straordinari che oggi governano il Comune di Rende hanno chiesto un supporto tecnico ad alcuni docenti dell’Università della Calabria al fine di avere un parere sulla legittimità del Psc approvato dalla precedente amministrazione, la cui documentazione, informa ancora Gazzetta del Sud, è stata sequestrata dai Carabinieri”. È quanto si legge in una nota congiunta a firma della Federazione riformista di Rende, AttivaRende, Innova Rende e Italia del Meridione di Rende.
“La notizia che immaginiamo vera vista l’autorevolezza della fonte e non smentita dalla terna commissariale – si legge nella nota -, ci mette dinanzi a una decisione che appare discutibile per una serie di ragioni. Innanzitutto, scorrendo l’albo pretorio non vi è traccia di delibera o di determina di affidamento dell’incarico; non essendo l’ente Comune un organo inquirente, provvedimenti del genere devono far seguito a un regolare atto amministrativo al quale dare la pubblicità prevista dalle leggi vigenti in materia”.
“In altri termini – proseguono ancora – , un provvedimento emesso dagli organi di governo di un Comune non può rimanere segreto. In secondo luogo l’eventuale veridicità della notizia suscita molta perplessità con riferimento alla scelta come consulenti di accademici dell’Unical dal momento che prestigiosi docenti potrebbero avere una frequentazione, per le ragioni più varie ma del tutto legittime, con protagonisti delle vicende che hanno riguardato il PSC. Questo è un dubbio che chi di dovere in ambito accademico dovrebbe fugare. È strano, infatti, che la terna commissariale, con riferimento ad altro dossier, certamente meno importante di quello riguardante il PSC, nel conferire l’incarico si sia rivolta a manager di altri Regioni, mentre per la delicatissima vicenda dello strumento urbanistico, oggetto di notevoli attenzioni sia da parte della Commissione d’accesso, sia da parte dei magistrati inquirenti, abbia scelto una soluzione nostrana. Ci attendiamo i dovuti chiarimenti“.