CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Dopo il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, anche il sindaco di Corigliano Rossano interviene sulla questione dei tirocinanti calabresi che attendono ormai da anni di essere contrattualizzati. “Quella del precariato pubblico calabrese è una vicenda che si trascina stancamente da decenni. Parliamo dei cosiddetti tirocinanti, migliaia di lavoratrici e lavoratori che avrebbero dovuto fare esperienze formative per poi entrare stabilmente nel mondo del lavoro e che invece da anni rappresentano una parte integrante dell’ossatura su cui fonda la pubblica amministrazione calabrese, pur tuttavia senza alcuna garanzia”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
“Come sindaco – aggiunge – sono contrario alla precarietà perché sono contrario a lavoratrici e lavoratori ricattati, da chiamare a raccolta ad ogni appuntamento elettorale con illusioni, provvedimenti tampone o proclami. Nei primi mesi della nostra prima Amministrazione non solo abbiamo chiuso definitivamente la questione degli ex Lsu-Lpu, ma abbiamo anche proceduto all’aumento delle ore lavorative e ad eliminare, di fatto, i part-time dall’ente. Lo abbiamo fatto non solo a favore dei lavoratori, ma soprattutto a favore dell’ente e quindi della comunità, dando ai dipendenti medesimi diritti ma anche medesimi doveri. “Ora, superando gli ‘azzurri’ proclami elettorali che non hanno avuto alcun seguito – dice ancora il sindaco Stasi – è il momento di individuare le strade amministrative per svuotare anche questo bacino, che nel nostro Comune conta ben 110 unità, valorizzandone la competenza acquisita finora e gli investimenti in termini formativi che ogni ente ha effettuato su questi lavoratori. I tirocini sono uno strumento, non una condizione perenne”.