Fiamme, devastazione e morte: brucia l’alto Ionio cosentino. Da 4 giorni Oriolo assediato dalle fiamme

Da oltre 4 giorni l'alto Ionio cosentino è divorato dalle fiamme. Incendi che ieri hanno provocato anche una vittima. A Civita dolore e cordoglio per la morte del prof Francomano. Situazione ancora critica

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ORIOLO (CS) – Da oltre 4 giorni l’alto Ionio cosentino combatte con le fiamme. Incendi che ieri hanno provocato anche una vittima nel territorio di Cassano, a causa di un vasto rogo che ha colpito l’area della Madonna della Catena nella zona della vallata dell’Eiano che arriva fino al confine con i comuni di Frascineto e Civita. Ma le fiamme oggi stanno interessando anche il territorio di Corigliano-Rossano, di Paludi e di Longobucco. Elicotteri e Canadair, Dos dei Vigili del Fuoco, operai di Calabria Verde, Protezione civile e volontari sono al lavoro per spegnere piccoli e grandi roghi appiccati da mani criminali e alimentati dal vento che rende difficili le operazioni di spegnimento.

Situazione critica ad Oriolo

Al momento la situazione più critica si registra nel comune di Oriolo dove da 4 giorni un vasto incendio sta divorando ettari di territorio boschivo ai confini con Montegiordano. Sul posto operano senza sosta Canadair personale dei vigili del fuoco e della protezione Civile coordinati dal centro di crisi Federico II di Svevia di Roseto Capo Spulico. Danni e devastazioni al territorio. Solidarietà al Comune e ai cittadini anche dall’amministrazione di Alessandria del Carretto “Il Sindaco e l’Amministrazione comunale tutta, esprimono profonda solidarietà al comune e ai cittadini di Oriolo. Purtroppo in questi giorni è sta colpita da un terribile e vasto incendio che ha distrutto ettari di patrimonio boschivo e ha causato incolmabili danni alle famiglie. Ringraziamo i nostri volontari dell’A.I.VV.F.C., che stanno partecipando per il quarto giorno allo spegnimento di questo terribile incendio”.

Incendio oriolo

Civita: Dolore e cordoglio per la morte del prof Francomano

“Esprimo, a nome mio, dell’amministrazione e dell’intera comunità civitese, vicinanza e le più sentite condoglianze al presidente del consiglio comunale di Civita, Vincenzo Mastrota (in quanto cugino) e a tutti i parenti del professor Lorenzo Francomano deceduto ieri mentre tentava di “difendere” il suo terreno dalle fiamme di un grosso incendio divampato nel primo pomeriggio nei pressi del santuario della Madonna della Catena di Cassano e che ben presto ha interessato le contrade “Serricelle” e “San Nicola” del Comune di Civita. È quanto scritto in una nota dal Sindaco di Civita Alessandro Tocci.

Immane tragedia

“Il “professore” Lorenzo Francomano era una persona per bene, un uomo benvoluto da tutti che ha dedicato la propria vita alla scuola e, soprattutto, alla campagna. Proprio il tentativo di difendere il suo terreno, i suoi ulivi, dalle fiamme di un incendio gli è stato fatale. Un incendio, quello divampato ieri e che ancora stamattina presentava dei fuochi, che ha completamente distrutto decine e decine di ettari di terreni coltivati, soprattutto uliveti, e ha lambito diverse abitazioni. Molti residenti della zona per proteggere i loro terreni e le loro abitazioni, cosi come voleva fare il professore Francomano, hanno utilizzato propri mezzi di fortuna. Un incendio quasi sicuramente di natura dolosa, sarà compito degli inquirenti comunque stabilirne con sicurezza la causa, che ha visto impegnati e che ancora stamattina vede impegnati un canadair, i vigili del Fuoco, gli uomini della protezione civile, gli operatori di Calabria Verde e tanti volontari, tra cui anche alcuni amministratori e consiglieri comunali di Civita”.

Incendio Civita2

Pochi mezzi, metteteci nelle condizioni di “difenderci”

“Ringrazio sentitamente tutti, nessuno escluso, per quanto hanno fatto e stanno continuando a fare. Cosi come ringrazio sentitamente il collega sindaco di Cassano, Gianni Papasso, per la vicinanza dimostrata ieri, con la sua fattiva presenza sui luoghi dell’incendio, alla comunità di Civita. Ieri siamo stati, purtroppo, testimoni di una grande tragedia. Una disgrazia che ha colpito e ha addolorato l’intera comunità civitese, e non solo. E’ impossibile accettare che si possa morire nel difendere la propria proprietà dalle fiamme di un incendio la cui natura è quasi certamente dolosa. Ci auguriamo, perciò, che gli inquirenti facciano piena luce sulle cause dell’incendio e che eventuali responsabili dell’ignobile atto possano essere assicurati al più presto alla giustizia. Come sindaco, conscio di avere pochissimi mezzi a disposizione per fronteggiare simili accadimenti, chiedo alla Regione Calabria e a tutti gli organi preposti di non lasciarci da soli e di metterci nelle condizioni di poter “difendere” la nostra popolazione e il nostro territorio”.

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