COSENZA – La Calabria mostra segnali di crescita nei versamenti Irpef, ma rimane tra le regioni con il carico fiscale più basso d’Italia. Secondo la dodicesima edizione dell’Osservatorio sulle entrate fiscali, la Calabria registra un aumento del 13,37% dei versamenti rispetto al 2022, uno dati più alti del Paese. Ma se si considera il dato pro capite per abitante, la Calabria versa appena 1.981 euro, valore che la pone al fondo insieme alla Sicilia, confermando la tradizionale disparità fiscale tra Nord e Sud del Paese.
Secondo il report curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, presentato alla Camera dei deputati insieme alla Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità, in occasione del convegno “Il difficile finanziamento del welfare italiano”, mentre a livello nazionale circa un quarto dei contribuenti paga oltre tre quarti dell’Irpef, il Sud continua a registrare valori più bassi sia in termini di contribuenti attivi sia di versamenti pro capite.
Nel dettaglio, la Calabria, con un ammontare medio di Irpef per contribuente pari a 4.403 euro, in penultima posizione davanti solo alla Basilicata e distante da regioni come Lazio e Lombardia che superano i 7.500 euro pro capite. Nonostante ciò, il 2023 ha segnato una crescita significativa dei versamenti: +13,37% rispetto all’anno precedente, uno dei tassi più alti tra le regioni italiane, insieme alla Basilicata (+14,02%).
Peso del fisco è concentrato su una minoranza di contribuenti
Quasi tre quarti degli italiani dichiarano redditi fino a 29mila euro, pagando solo meno di un quarto di tutta l’Irpef nazionale. Su 42,6 milioni di dichiaranti, poi, oltre i tre quarti dell’intera Irpef sono pagati da circa 11,6 milioni di milioni di contribuenti, poco più di un quarto dei contribuenti: i restanti 31 milioni pagano solo il 23,13% dell’imposta che contribuisce a finanziare sanità, assistenza sociale e istruzione. Il problema principale che emerge dalla ricerca è che un cittadino su due non versa nemmeno un euro di IRPEF, facendo emergere che a pagare sono pochi per tutti.
La distribuzione dei contribuenti e dei versamenti Irpef
Nord: rappresenta il 46,47% della popolazione italiana. La percentuale di contribuenti è leggermente superiore, al 49,78%, e sale al 51,98% se si considerano solo coloro che versano almeno un euro di imposta.
Centro: conta il 19,86% della popolazione nazionale, con contribuenti pari al 20,30%, che diventano 20,45% includendo chi paga almeno un euro di Irpef.
Sud: con il 33,66% della popolazione, registra il 29,90% dei contribuenti totali e il 27,56% considerando solo chi versa almeno un euro.
Fisco: i numero della Calabria
Irpef pro capite per contribuente: 4.403 euro (tra i più bassi in Italia)
Irpef pro capite per abitante: 1.981 euro
Crescita dei versamenti 2023: +13,37%
Il dato pro capite per abitante conferma la disparità tra Nord e Sud: la Lombardia arriva a 4.692 euro, mentre la Calabria resta tra le ultime posizioni così come molte regioni del Sud. Gli analisti sottolineano che la crescita registrata in Calabria potrebbe rappresentare un’opportunità per rafforzare i servizi locali, migliorare sanità, istruzione e assistenza sociale, settori tradizionalmente sotto pressione nelle regioni meridionali. Tuttavia, rimane il nodo dell’enorme divario economico tra Nord e Sud, con il peso fiscale ancora squilibrato e concentrato su pochi contribuenti ad alto reddito.
La classifica delle regioni con il dato pro capite per contribuente
1. Lombardia — 7.511 euro
2. Lazio — 7.570 euro
3. Emilia Romagna 7.052 euro
4. Valle d’Aosta — 6.103 euro
5. Piemonte — 6.464 euro
6. Liguria — 6.340 euro
7. Toscana — 5.932 euro
8. Trentino-Alto Adige (PA Bolzano) — 6.884 euro
9. Veneto — 6.056 euro
10. Friuli-Venezia Giulia — 6.064 euro
11. Trentino-Alto Adige (PA Trento) — 5.706 euro
12. Marche — 5.413 euro
13. Umbria — 5.535 euro
14. Abruzzo — 5.232 euro
15. Campania — 5.209 euro
16. Puglia — 4.569 euro
17. Sicilia — 4.699 euro
18. Sardegna — 4.747 euro
19. Molise — 4.895 euro
20. Calabria — 4.403 euro
21. Basilicata — 4.512 euro