Maria Barca, dirigente medico del reparto di Anestesia e Rianimazione muore all’Annunziata dopo un intervento chirurgico
COSENZA – La Procura nell’udienza svoltasi nei giorni scorsi davanti al Gup presso il Tribunale di Cosenza ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i sanitari indagati nella vicenda della morte del dirigente medico sottoposta ad una esportazione di cisti ovarica nel dicembre del 2016. Per il pubblico ministero Michele Morelli, Giulia Cerenzia (su cui grava anche l’accusa di concorso in falsità ideologica e falsità materiale per alcune presunte omissioni fatte nell’esercizio delle loro funzioni mediche), Clemente Sicilia, Carmen Cosco e Francesco Carbone accusati di omicidio colposo «nella loro qualità di medici in servizio presso l’unità operativa di Ginecologia e ostetricia, avendo avuto in affidamento e cura Maria Barca ricoverata il 5 dicembre del 2016, al fine di sottoporsi ad intervento programmato (non urgente) di asportazione di cista ovarica sisnistra, con colpa consistita in imprudenza, negligenza e imperizia ne cagionavano la morte determinata da perforazione del sigma con conseguente shock settico irreversibile».
A settembre è prevista la discussione del collegio difensivo