COSENZA – Dopo 7 anni dalla sua entrata in vigore, il Consiglio comunale di Cosenza ha approvato il nuovo regolamento sulla gestione dei rifiuti urbani e l’igiene approvato dall’allora Giunta Comunale nel 2017, che viene quindi abrogato e superato. Una modifica necessaria e un nuovo regolamento comunale, per recepire le direttive europee in ambito di rifiuti con delle importanti modifiche e che non comporterà alcun aggravio di spese per l’Ente Comunale nella sua gestione finanziaria. Un lavoro iniziato e portato a termine dalla consigliera Alessandra Bresciani che in aula a letto tutti gli articoli che compongono il regolamento, base fondamentale per l’attuazione del piano di raccolta dei rifiuti urbani, approvato con la delibera di Giunta datata 9 agosto 2022. “Un lavoro certosino – ha detto la Bresciani – anche da parte delle diverse commissioni e del settore 8 guidato dall’Assessore all’ambiente Giovanni Ramundo che ha permesso di mettere in campo i diversi articoli del regolamento approvato”.
il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti e l’igiene urbana
Il regolamento ha come obiettivi principali una serie di norme a cominciare da quella che salvaguardia l’incolumità , il benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli, senza usare procedure o metodi che potrebbero arrecare pregiudizi all’ambiente. La progressiva riduzione del rifiuto conferito in discarica con un porta porta spinto e conseguente riduzione dei costi di smaltimento, una classificazione dei rifiuti e la modalità di conferimento, per garantire una distinta gestione di diverse trazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi.
Gestione dei rifiuti speciali, pericolosi e cimiterili
Ancora, norme atte a garantire una distinta ed efficace gestione dei rifiuti pericolosi, quelli speciali e cimiteriali. Norme relative al conferimento dei rifiuti presso i centri di raccolta comunali, misure necessarie all’ottimizzazione delle forme di conferimento, raccolta e trasporto di rifiuti di imballaggi, tutto l’apparato sanzionatorio per perseguire condotte irregolari da parte dei cittadini e dell’utenza anche nelle operazioni di conferimento. Infine una maggiore prevenzione, precauzioni, collaborazioni, cooperazione e responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione, e consumo di beni che generano rifiuti e il criterio di “Chi inquina paga”.