RENDE – Proseguono le attività di partiti e movimenti, per cercare di mobilitare i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero, in previsione del referendum del primo dicembre quando bisognerà dire sì o no alla fusione dei tre comuni. Molto attivo nella cittadina d’oltre Campagnano è il “Comitato per il No”, che quotidianamente organizza incontri e manifestazioni per spiegare le ragioni del no alla Città Unica.
“Una fusione a freddo – l’ha definita Fabio Liparoti, portavoce del Comitato per il no– calata dall’alto e che contrariamente a quanto viene sostenuto da chi è a favore della fusione, non migliorerà affatto i servizi e la qualità della vita dei cittadini.