GIOIA TAURO – Gli spararono a bruciapelo. In pieno giorno, nella piazza principale di Gioia Tauro.
Incuranti della folla che riempiva piazza Matteotti pervasi da un senso di onnipotenza uccisero Arcangelo Pelaia freddandolo con nove colpi di arma da fuoco. Pelaia viaggiava a bordo della propria autovettura quando i due fratelli Giacobbe lo uccisero. Biagio e Marcello Giacobbe, rispettivamente di 40 e 37 anni, sono stati arrestati oggi dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei loro confronti. I due fratelli secondo gli inquirenti sarebbero ideatori, registi, mandanti e agevolatori, dell’omicidio, avvenuto lo scorso 29 giugno, di Arcangelo Pelaia. Un omicido premeditato, covato in una lunga vendetta attesa per otto anni al fine di riscattare l’uccisione dei due cugini dei Giacobbe avvenuta il primo luglio 2005. Lo scorso 31 luglio, a un mese di distanza dalla morte di Pelaia, con l’accusa di essere l’autore materiale, era stato arrestato il presunto autore dell’omicidio, un autotrasportatore di 38 anni Giovanni Polimeni di Polistena. L’uomo interrogato dal gip non proferì alcuna parola. Leonardo e Saverio Giacobbe di 29 e 20 anni entrembi pregiudicati furono uccisi sulla spiaggia a Gioia Tauro da due killer a volto scoperto cui identità fu subito rivelata ai congiunti. Il duplice omicidio cui seguì l’uccisione di Pelaia sarebbe da mettere in relazione con uno scontro tra due famiglie per la gestione del traffico di stupefacenti nella piana di Gioia Tauro dove sistematicamente, come noto, approdano dal Sud America ingenti quantità di cocaina.