RENDE (CS) – Rende città cantiere. Costruire un asilo in un parco pubblico a poco più di 500 metri da una scuola abbandonata. L’idea è dell’ex amministrazione Manna, che sbandierava l’adesione al principio del Consumo di Suolo Zero. Il progetto definitivo è stato approvato dopo gli arresti delle operazioni Reset e Malarintha, nel marzo 2023. Ed è stato reso operativo dai commissari arrivati dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Allestito il cantiere in contrada Rocchi, il risultato sarà un prefabbricato di due piani, su una superficie di 625 metri quadri, con 90 posti bimbo. L’opera costerà circa 1.700.000 euro. Su un finanziamento PNRR di 2 milioni 760mila euro.
Smantellata piazzetta, unico luogo di ritrovo
Salvo ritardi nella consegna dei lavori, prevista dopo 365 giorni (a partire dal 29 novembre 2023), per un anno l’area non sarà agibile. Intanto l’edificio che avrebbe potuto ospitare i piccoli scolari vegeta inutilizzato. Eppure il perimetro dove sorgerà l’asilo per i pochi bimbi della contrada, secondo il Piano Regolatore attualmente vigente (la terna commissariale ha “congelato” quello approvato dalla Giunta Manna), dovrebbe essere destinato ad area verde. Vincolo rispettato con il Parco Marco Polo, unico punto di ritrovo nel quartiere, che l’impresa sta provvedendo a smantellare.
La rabbia e la delusione dei residenti
«Questo nuovo asilo riteniamo sia inutile». Lo afferma la portavoce dei residenti Teresa Sirianni, presidente dell’ex associazione culturale Francesco Cosentino ospitata fino al 2001 nella scuola elementare di Contrada Rocchi. «In questa zona – spiega Sirianni – abitano perlopiù anziani e dipendenti fuori sede dell’Università della Calabria. I bambini sono pochissimi e comunque i genitori li iscrivono in asili vicini ai loro posti di lavoro. Tra le 80/90 famiglie che vivono qui non saranno più di 5 in età da asilo nido (dai 3 mesi ai 3 anni). È un peccato. Per noi questa villetta è un posto in cui chiacchierare, socializzare, trascorrere il tempo in compagnia, stare al fresco d’estate, passeggiare.»
«Non abbiamo altri luoghi di incontro in questa contrada. Fa rabbia sapere che in linea d’aria, dall’altro lato della strada, c’è una scuola elementare icona storica per tutti noi del posto che vi abbiamo studiato. È in stato di abbandono e poteva essere restituita alla collettività, senza distruggere la villetta. Se proprio serviva un asilo comunale si poteva fare lì evitando di sprecare altri soldi pubblici. Il taglio del nastro del parco è avvenuto pochi anni fa. Non ha senso, non capiamo il perché di questa scelta».
Nuovo asilo: gli ex assessori “non sanno”
Le motivazioni del perché si sia optato per costruire l’asilo nel Parco Marco Polo invece di mettere in sicurezza la scuola abbandonata, non sono chiare.L’ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rende Pino Munno dice che «la demolizione e ricostruzione della vecchia scuola elementare non fu finanziata. Da quello che ricordo, c’erano dei fondi ai quali poter attingere per fare un nuovo asilo in contrada Rocchi e sono stati utilizzati. A conoscere l’iter è l’ex assessore Sorrentino». Dal suo canto, l’ex assessore ai Beni comuni, Diritti civili, Pari opportunità, Rapporti con la scuola, università, enti di ricerca e processi di digitalizzazione Lisa Sorrentino afferma di «non averne contezza».
Le informazioni, secondo Sorrentino, sarebbero nelle disponibilità dell’ex assessore Pino Munno. Fu lei ad annunciare sulla stampa l’approvazione del progetto inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2022/2024, perché aveva «solo un ruolo di coordinamento dei rapporti della scuola e del Comune. Preferisco non entrare nel merito. Incidentalmente venivo messa in mezzo per problematiche inerenti rientri, rapporti tra dirigenti, insegnanti, genitori, non per i lavori pubblici» e discutere di contrada Rocchi «mi fa innervosire».