Provincia
Tarsia: riprendono i lavori per cimitero internazionale dei migranti, l’opera umanitaria voluta da Franco Corbelli
TARSIA (CS) – Intitolato al piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano divenuto il tragico emblema delle vittime del mare, sarà il simbolo della tragedia dell’immigrazione. Il progetto umanitario voluto da Franco Corbelli torna a vivere, grazie al sostegno della Regione Calabria e dopo anni di attesa, ripartono a settembre i lavori per il Cimitero Internazionale dei Migranti di Tarsia. Un progetto senza eguali nel panorama mondiale, pensato come segno tangibile di memoria, accoglienza e umanità, voluto fortemente da Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, che ha dedicato anni alla sua realizzazione.
Sorgerà su un’area di circa 30mila metri quadrati affacciata sul lago di Tarsia, non lontano dal campo di concentramento di Ferramonti, altro luogo simbolo di solidarietà e umanità durante la Seconda guerra mondiale. Il cantiere era fermo dal 2019 a seguito dell’avvio dei lavori iniziati nel 2018 grazie al sostegno della Regione Calabria e dell’ex governatore Mario Oliverio. Dopo lo stop, dovuto alla mancanza di fondi e poi alla pandemia, a distanza di sei anni, grazie a un nuovo finanziamento concesso dalla Regione, il cantiere può finalmente ripartire con l’obiettivo di completare l’opera.

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