CORIGLIANO CALABRO (CS) – È l’inviato dalla Campania della trasmissione televisiva di Canale 5, Striscia la notizia che dal 2005, alla fine di ogni suo servizio lascia in “pegno” una “pigna”.
Luca Abete, oggi è a Corigliano Calabro, al Castello Ducale, per presentare una mostra fotografica realizzata insieme alla fotografa professionista Elena Givone. Un progetto innovativo e sperimentale intitolato “Foto Opposte – Lui & Lei nello stesso posto ma dal lato opposto” che racconta un territorio, lo Sri Lanka, attraverso un linguaggio fotografico innovativo. Luca Abete, amante degli attualissimi selfie (e che ieri sulla sua pagina Facebook ha postato la sua foto in spiaggia in Calabria), è l’inviato di Striscia che, vestito di una giacca di velluto verde con una piccola pigna all’occhiello, una camicia verde scuro e pantaloni e scarpe marroni (insomma un sorta di pino) consegna a fine servizio una pigna alla quale è associato un bigliettino con una frase in rima, sul tema trattato. Diverse le inchieste che Luca Abete ha svolto anche per la Calabria; tra le ultime, quella legata alla recente emergenza rifiuti che ha visto l’intera regione sommersa da cumuli di immondizia. Oggi torna in Calabria in veste di fotografo per presentare questo lavoro a “quattro mani” nell’ambito della 22^ edizione del ‘Festival Corigliano Calabro Fotografia 2014’ che resterà aperta fino al prossimo mese di settembre.
Luca, parlaci di questa collaborazione e del tuo progetto fotografico…
“Io ed Elena Givone ci siamo conosciuti qualche anno fa, ed entrambi ci siamo raccontati questa passione per l’autoscatto, oggi comunemente chiamato ‘selfie’; io sono tra l’altro protagonista di un progetto di autoscatto dal 2010 e ogni giorno racconto la mia vita attraverso i selfie… ho superato le 1300 foto. Con Elena c’è stata subito simpatia perchè abbiamo un approccio simile e giocoso con questo strumento, la macchina fotografica. Lei poi, è molto legata allo Sri Lanka che è la terra in cui abbiamo sperimentato questo progetto, e insieme abbiamo ragionato sulla possibilità di fare qualcosa di diverso cioè regalare una doppia dimensione e una visione completa a 360° ad un ambiente. Quindi ponendoci di fronte, abbiamo pensato che potevamo scattare le foto reciprocamente all’unisono e raccontare cosa c’era da una parte e dall’altra, dello stesso luogo e nello stesso momento. Ci siamo poi ritrovati con effetti sorprendenti; tra le mani avevamo foto che, messe l’una vicina all’altra, riuscivano a dare una restituzione totale dell’ambiente che avevamo intorno. E’ stato molto stimolante questo lavoro che poi è diventato “oggetto di analisi” da parte di addetti ai lavori che ne hanno decretato il successo. Da qui è nata la mostra che presentiamo.
Lo Sri Lanka poi, è un isola particolare che riesce a regalare le situazioni più incredibili: dalle onde amate dai surfisti alle montagne ricoperte di piantagioni di thè, e ancora i villaggi poveri, i bambini le persone, il caos dei mercati; e noi siamo saliti sugli alberi, siamo stati nelle risaie…e ne abbiamo “scattato delle belle”. Ovviamente la mostra sintetizza soltanto un numero ristretto di scatti però un giorno magari…se venite a casa mia ci prendiamo un thè, pane e nutella o un gelato e le vediamo insieme”.
Quando tornerai da queste parti?
“Al momento non prevedo tappe calabresi; quel che è certo che quando passo dalla Calabria, perchè mi reco spesso per lavoro in Sicilia, io mi fermo sempre a Pizzo a mangiare un tartufo, mi fermo a Vibo a salutare qualche amico, quindi la Calabria se anche è un luogo di passaggio per andare più giù, io ne approfitto sempre per fermarmi. E poi da settembre ricominciamo con Striscia; quest’anno mi sono dedicato alla Campania ma anche alle problematiche e alle emergenze del territorio calabrese quindi spero di avere un confronto e un dialogo proficuo con i cittadini per mettere su i nostri servizi”.