CASSANO JONIO (CS) – Antonia Iannicelli resterà agli arresti domiciliari, nella casa famiglia, insieme alle sue due figlie.
Il provvedimento, preso d’urgenza un mese fa, è stato confermato dai giudici della Corte d’Appello di Catanzaro e del Tribunale dei Minori. La mamma del piccolo Coco’, il bambino di 3 anni di Cassano, ucciso e bruciato, 40 giorni fa, insieme al nonno e ad una donna marocchina, non dovrà più ritornare in carcere e a renderlo noto è stato Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, che ha anche voluto ringraziare i giudici per il provvedimento che definisce “un nuovo atto di giustizia giusta e grande umanità, che fa onore alla giustizia. Corbelli confida inoltre “nel grande senso di giustizia, nella particolare sensibilità e umanità dei giudici di Catanzaro che sono certo, li porterà ad emettere una sentenza giusta, che tiene conto del dramma, dell’immane dolore che ha colpito questa giovanissima coppia, con la perdita, in quel modo atroce del loro bambino”.
“Continuo in silenzio e con discrezione a seguire e aiutare i genitori del piccolo Coco’”. Ieri infatti, Corbelli ha di nuovo sentito al telefono Antonia Iannicelli che si trova insieme alle sue due bambine, alla sorella Simona, al fratello minore Giuseppe, al cognato Roberto Pavone e ai tre nipotini, nella casa famiglia. “Le sorelline del piccolo Coco’ chiedono sempre del loro fratellino e del loro papa’. Sanno che Coco’ e’ volato in cielo, e’ con Gesu’, e un giorno poi ritornera’. Le due bambine, di 4 e 5 anni, sono molto legate al loro papa’, Nicola Campolongo. Aspettano adesso che ritorni a casa, come ha fatto la mamma, per stare sempre tutti di nuovo insieme”.
Corbelli inoltre ha annunciato che oggi, è prevista la sentenza del processo di appello per i genitori del piccolo Coco’, che “vengono accusati del reato di droga di quand’erano ancora minorenni. L’augurio e’ che la mamma e il papa’ del piccolo Coco’ vengano assolti. E’ questa la speranza di tutti, dopo l’immane tragedia che ha colpito questa giovanissima e sfortunata coppia. Confido, personalmente, nella sensibilita’, umanita’ e senso di giustizia dei giudici della Corte di Appello di Catanzaro e aspetto, come tutti, che venga fatta giustizia per l’atroce assassinio del piccolo Coco’”.