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Piovono calcinacci dal Ponte Mancini, transennata la fontana di Lungobusento Oberdan (FOTO)

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Piovono calcinacci dal Ponte Mancini, transennata la fontana di Lungobusento Oberdan (FOTO)

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COSENZA – Piovono calcinacci dal Ponte di Mancini sul Lungobusento Oberdan. La piazza con la fontana e la giostrina per i bimbi sono state chiuse al pubblico. Non scorre più neanche l’acqua da qualche settimana, mentre le porte del campetto di calcio alle spalle dell’area verde sono ormai avvolte tra le sterpaglie. Sono diverse le lesioni che appaiono sui piloni del viadotto, la loro gravità dovrà essere valutata dai tecnici che indicheranno eventuali interventi da attuare. Per ripristinare la piena fruibilità del piccolo parco, servirà attendere settembre quando inizieranno i lavori di manutenzione volti alla messa in sicurezza della zona sottostante al ponte. Intanto il Comune di Cosenza lamenta ritardi da parte della Regione Calabria nel consentire di investire i 4 milioni di euro assegnati alla città per mitigare il rischio idrogeologico.

I lavori su Crati, Busento e Campagnano

In attesa di capire se l’ormai ex governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto intende dimettersi anche dalla carica di commissario delegato per la Mitigazione del rischio Idrogeologico in Calabria ci sono lavori già finanziati e da cantierizzare. Ad ottobre 2024 è stato approvato dalla Giunta Caruso il progetto definitivo degli interventi di mitigazione del rischio idraulico nei bacini dei fiumi Crati, Busento e Campagnano che beneficia di fondi del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per 3 milioni 940mila euro. L’obiettivo è quello di valorizzare i corsi fluviali cittadini. In particolare in via Oberdan è stato inserito anche il ripristino della passerella di collegamento con l’altra sponda del fiume distrutta dalle fiamme circa 10 anni fa, cui ristrutturazione era stata deliberata e finanziata già nel 2017. Oltre ai corsi d’acqua e le zone interessate da frane, il restyling infatti coinvolge anche i percorsi pedonali e soprattutto «i fenomeni erosivi in corrispondenza delle opere esistenti» quindi verosimilmente le lesioni ai pilastri del ponte Mancini.

Calcinacci su via Oberdan, messa in sicurezza è priorità

Il trasferimento delle somme al Comune dovrà essere effettuato proprio dall’ufficio del Commissario Delegato per la Mitigazione del rischio Idrogeologico in Calabria che (da circa un anno) ha acquisito il progetto senza però fornire risposte sull’iter autorizzativo, ma sbandierando i dati sull’incremento del 148% della spesa nel settore che ha raggiunto nel triennio 2022-2024 il tetto di 88 milioni di euro. L’emergenza però non dà spazio a lunghe attese. «Ho fatto circoscrivere la zona dove sono caduti i grossi calcinacci, – spiega l’assessore comunale alla Manutenzione Francesco De Cicco – l’abbiamo transennata e si è provveduto a chiudere il flusso d’acqua della fontana per una questione di sicurezza. Nei primi giorni di settembre interverremo per mettere a posto tutto. Non possiamo permetterci di aspettare l’avvio del progetto di mitigazione del rischio idraulico. Per ora dobbiamo fare un intervento di manutenzione straordinaria per sistemare al meglio l’area a tutela dell’incolumità dei cittadini».

La lentezza della Regione Calabria

L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cosenza Damiano Covelli definisce inaccettabili i ritardi della Regione Calabria. «È stato fatto un lavoro straordinario dall’amministrazione comunale di Cosenza – afferma Covelli – abbiamo approvato il progetto rendendolo già cantierabile. Abbiamo mandato tutto all’ufficio del commissario, da quel momento in poi ogni 5/6 mesi ci chiedono un documento, niente di più, quindi l’iter per bandire la gara e affidare i lavori è fermo, non scorre. Siamo in attesa che ci diano l’ok per pubblicare il bando perché ci sono i soldi e c’è il progetto. Abbiamo fatto tutto, però i tempi della Regione sono di una lungaggine unica. Ho più volte sollecitato le opportune verifiche, che è giusto facciano, ma ad oggi siamo fermi. La Regione Calabria si muove come un elefante, al rallentatore.

Eppure le emergenze del territorio sono tali da dover essere affrontate con determinazione e rapidità, supportando i Comuni. C’è invece un enorme ritardo accumulato nell’azione amministrativa regionale in questi anni. Speravo di affidare i lavori per la mitigazione del rischio idraulico proprio entro la fine dell’estate. La delibera di Giunta dell’approvazione del progetto è del 22 ottobre 2024. A quasi un anno di distanza aspettiamo che la Regione si dia da fare. Ci sono state delle interlocuzioni, ma la sensazione è che si voglia perdere tempo, che tutto debba restare in sospeso. Poi ci lamentiamo quando arrivano le frane, le alluvioni, i crolli. Il danno che stanno provocando è enorme, perché sono a rischio somme ingenti che la Calabria non avrà mai più a disposizione. Il progetto presentato non solo ha una funzione di prevenire sciagure, alle quali Cosenza non è immune, come la violenta esondazione del Crati del 1959, ma si propone di riqualificare le sponde dei fiumi rendendole frequentabili dai cittadini. Da settembre andrò ogni settimana alla Cittadella della Regione Calabria per avere risposte. Non mi fermerò fin quando non avrò il consenso pieno per far partire la gara».

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