Calabria
“Muori, ti brucio casa e tua mamma”: minacce a Falcomatà che non chiude le scuole per allerta meteo
REGGIO CALABRIA – Continua l’escalation di minacce che si sussegue in questi giorni contro sindaci e amministratori degli enti pubblici calabresi. Flavio Stasi, Eugenio Carlomagno, Francesco Malara e oggi Giuseppe Falcomatà. Il sindaco di Reggio Calabria, questa mattina, ha reso pubblici dei messaggi intimidatori ricevuti in seguito al fatto di non aver chiuso le scuole dopo la diramazione dell’allerta arancione della Protezione Civile. “Muori, ti brucio casa e tua mamma”, “Spero che esplodi”, sono i toni di alcune delle minacce arrivate al primo cittadino.
Falcomatà: “Incitazione all’odio che non può essere sottovaluta”
“Questo è il risultato della campagna di odio e di strumentalizzazione politica di questi ultimissimi giorni. Adesso anche l’allerta meteo è diventata terreno di scontro, come se fosse tutto un gioco, come se fosse tutto facile. Davvero si può arrivare a scrivere “muori”, “ti brucio la casa”, “spero che esplodi” per una allerta meteo???“. E’ lo sfogo del sindaco di Reggio Calabria dalla propria pagina social sulla quale rende pubblici i messaggi intimidatori ricevuti. Rendo pubblici questi messaggi non per ricevere solidarietà, ma perché quello che scrivono queste persone (molti di loro sono ragazzi) è probabilmente frutto di ciò che vedono, di ciò che sentono, di una incitazione all’odio che non può essere sottovalutata perché non è normale. L’odio non è mai normale. Rendo pubblici questi messaggi, che non sono i primi di questi anni, perché queste cose non hanno solo un profilo giudiziario ma anche sociale. E forse è arrivato il momento di fermarci e capire che si sta davvero perdendo il senso della misura. In una comunità, se c’è una difficoltà ci si unisce e si lavora per uscirne. Come anche nella nostra città è successo più volte in passato. Altri uomini, altri tempi. Buona domenica”.




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