Tuttavia sull’arresto del 44enne ci sarebbe l’ombra della ‘ndrangheta, dal momento che il cognato è rimasto coinvolto in una maxi operazione contro la ‘ndrangheta
SEREGNO – I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Seregno hanno eseguito una perquisizione domiciliare nel quartiere Crocione nei confronti di un operaio, un manovale edile di 44 anni. Nella sua abitazione i militari del comando di piazza Prealpi hanno sequestrato due chilogrammi di marijuana, 42 grammi di cocaina in un unico sasso oltre a diverso materiale per lo stoccaggio e il confezionamento: come bilancini elettronici di precisione, una macchina e numerosi sacchetti per il sottovuoto. I militari hanno posto sotto sequestro anche una doppietta calibro 12, sedici munizioni e la licenza di tiro a volo, il tutto regolarmente detenuto.
Quando le forze dell’ordine hanno bussato alla porta, l’uomo (un calabrese di 44 anni, incensurato e padre di due figli di 15 e 12 anni) è rimasto attonito, forse aspettava di trovarsi qualcun altro. Nel vedere i carabinieri ha esclamato: “Come avete fatto a trovarmi?”. Durante la perquisizione, all’interno della busta paga, oltre al regolare salario i militari dell’Arma hanno trovato anche 900 euro in contanti raccolti da un elastico, verosimilmente provento dell’attività illecita. I militari hanno portato l’arrestato in caserma, il calabrese così ha giustificato la propria attività illecita: “Lo faccio per dare un futuro ai miei figli”. Tuttavia sull’arresto del 44enne ci sarebbe l’ombra della ‘ndrangheta, dal momento che il cognato è rimasto coinvolto in una maxi operazione contro la ‘ndrangheta.