RENDE (CS) – Si torna a parlare del Parco Robinson, lo spazio vedere più importante della città di Rende, e della condizione in cui versano soprattutto gli ultimi animali rimasti (le paperelle) costrette a vivere in acque melmose e ricettacolo di topi e zanzare all’interno del laghetto. La Federazione Riformista di Rende, che più volte ha evidenziato le criticità del Parco Robinson e il mancato intervento della “semplice manutenzione ordinaria”, attacca la Giunta Manna e parla di una condizione di degrado che che peggiora di anno in anno.
“Povero Parco Robinson, in quale stato di degrado è ridotto il nostro parco più importante, una volta delizia per i bambini, gli innamorati e le famiglie. Dopo dieci anni di totale abbandono – scrivono in una nota i Riformisti – anche l’ultima specie di animali rimasta nel Parco, le paperelle, è in via di estinzione, lasciate agonizzare in acque putride e melmose, ormai ricettacolo di topi, zanzare e le più varie specie di insetti. Dopo mesi e mesi il laghetto viene ripulito ed assistiamo agli auto-osanna dell’amministratore della Rende Servizi, che, invece, dovrebbe vergognarsi per la mancata manutenzione ordinaria protrattasi per così lungo tempo“.
“In questi anni – spiegano -, il Parco ha avuto molti nemici, che lo hanno vandalizzato. In primis il commissario Valiante, che influenzato da pseudo animalisti, ha sfrattato gli animali tanto amati ed accuditi dagli addetti comunali alla cura del parco. In secondo luogo, l’ex dirigente Infantino che, per liberarsi dei pavoni e dei fagiani, ha regalato, insieme ai volatili, anche le voliere. In terzo luogo, il Sindaco in persona, che è il primo responsabile del degrado del parco e della deturpazione dell’anfiteatro in pietra pitturato con un volgare color azzurrino, scelto dal super assessore ai servizi sociali. A quanto è dato sapere si annuncia l’avvento di un quarto nemico del parco: il progettista di un intervento da eseguire sul Robinson, che intenderebbe occupare spazi con un chiosco da adibire a bar per fare concorrenza sleale agli altri due validi bar ubicati in prossimità dei due ingressi al parco e con un laboratorio, non si sa in quale campo o materia. Nulla, invece, nel progetto è stato previsto per la ristrutturazione dei ricoveri degli animali, per immaginare il ritorno degli stessi nel parco, come da tutti auspicato. Inoltre, tornando alla manutenzione dei laghi, che come noto sono due, nulla è stato previsto per dotare gli stessi di un impianto di depurazione e ricircolo delle acque, cosa che renderebbe di facile esecuzione, pulizia e manutenzione. La verità – concludono i riformisti – e che siamo alla frutta, nel constatare come sono utilizzati i fondi straordinari e strutturali dell’Agenda Urbana”.