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Il Cosenza si aggrappa ai goal di super Tutino: 14 reti e record in serie B. Lui «crederci sempre»
 
																								
												
												
											COSENZA – Lotta, sgomita e sbuffa, trascina i compagni e soprattutto fa goal, alcuni anche di pregevolissima fattura. Con il rigore trasformato ieri contro il Palermo ha raggiunto il suo record personale di goal in serie B con 14 centri (24 in totale con la maglia del Cosenza se aggiungiamo anche i 10 centri della stagione 2018/2019). Gennaro Tutino da Napoli, premiato dalla società per le oltre 100 presenze con la maglia rossoblu, è sempre più l’emblema di questa squadra. Ha segnato in tutti i modi: di testa, di destro e di sinistro, al volo, in rovesciata, su rigore… Gennaro è l’uomo simbolo e idolo della tifoseria che si aggrappa a lui e ai suoi goal per portare a casa l’ennesima e sofferta stagione, provando ad evitare l’ennesimo girone dantesco dei play-out. Ma lo stesso Tutino è legato al Cosenza e a Cosenza. La città dove è cresciuto calcisticamente, che lo ha lanciato nel grande calcio, dove è ritornato da leader e dove si è anche sposato con la compagna di una vita Arianna.
Tutino “i miei goal per portare punti al Cosenza”
Tanti goal ma anche 8 pali. “I pali non fanno parte della rete – ribatte Tutino a chi gli fa notare che con un pizzico di sfortuna in meno le reti potevano essere molte di più. “Non credo molto alla sfortuna, diciamo potevo sicuramente fare meglio in alcune circostanze. Soprattutto nel girone di andata quando c’è stato quel periodo in cui non riuscivo a segnare. Raggiungere quota 20 reti? Tutino sorride “mancano 5 partite e si può arrivare anche a quota 20. Al di là della mia soddisfazione personale l’obiettivo, anche per la classifica, è quello che i miei goal possano portare punti alla squadra. Se ho fatto così bene è anche perché la squadra mi mette nelle condizioni di fare bene. Io magari ho le mie qualità e i miei guizzi ma sono pagato per questo”.
Il rigore? Pigliacelli mi conosce “ho calciato forte ed è andata bene”
“Goal – evidenzia l’attaccante del Cosenza- che a fine stagione sono sempre più importanti e pesano molto, perchè le gare che mancano alla fine sono sempre di meno. Il rigore? Diciamo che sono andato sul dischetto con un pizzico di pressione. Avendo giocato a Palermo il portiere mi conosceva: ho calciato forte ed è andata bene. Come sto? Dopo un mese di stop con l’infortunio ho giocato bene contro la Feralpisalò perchè ero al rientro, ma contro il Palermo non mi sentivo al massimo. Lo avevo messo in conto e per questo avevo preparato la partita anche per sfruttare un guizzo, una giocata e magari anche procurami un rigore come accaduto. L’avevo già nella testa”.
“Ora gli scontri diretti: dobbiamo crederci”
Chiusura dedicata al rush finale del Cosenza e a prossimi scontri diretti, a cominciare dalla sfida contro la Reggiana in programma venerdì prossimo. Come ci arriva la squadra? “Arrivati a questo punto della stagione la forma fisica è importante, ma a fare di più la differenza dovrà essere la testa e l’approccio mentale. Adesso  – ha concluso l’attaccante del Cosenza – arrivano una serie di scontri diretti importanti. Dobbiamo crederci e pensare sempre positivo in queste ultime cinque partite”.
 
                        


 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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