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Cosenza, da quel “brevissimo” trascorsi 36 giorni di silenzi. Il 25 giugno tifosi in piazza contro Guarascio
COSENZA – C’è chi parla di colossale presa in giro, per altri invece nessun sorpresa ma di un copione scritto bene per evitare il confronto con stampa e “addolcire” la tifoseria. Sono passati ben 36 giorni da quella “lettera” nella quale Eugenio Guarascio, all’indomani della retrocessione in serie C, parlando di “sette bellissimi anni di Serie B” e che delusione e amarezza per la retrocessione non avevano consentito ai più di “guardare e valutare con serenità e lucidità il percorso fatto”, annunciava la cessione societaria come oramai qualcosa di imminente. Quella parola a “brevissimo” sembrava finalmente dare un nuovo corso alla storia del Cosenza dopo la la gestione e la feroce contestazione della tifoseria che da tempo chiedeva un cambio netto ed esplosa in modo fragoroso nel corso dell’ultima disarmante stagione.
Cinque settimane dove in realtà non è successo assolutamente nulla di quello che quel comunicato lasciva presagire, seguito dopo una decina di giorni da poche righe nelle quali si pianificava la scelta della Sila come prossimo ritiro precampionato. Dal brevissimo si è passati a trattative che «proseguono positivamente». Poi più nulla, fin quando l’amministratore Unico Rita Rachele Scalise si è recata in Comune per chiedere (e ottenere) la concessione del Marulla e della licenza fondamentale per poter completare l’inscrizione alla Serie C. Al sindaco aveva dichiarato che si stava facendo l’impossibile per definire le trattative di cessione parlando di “procedure non velocissime“.
A 36 giorni da quel “brevissimo” ci si ritrova con il solito muro di silenzi e una stagione ancora da programmare con un nuovo allenatore e soprattutto un nuovo Direttore Sportivo, visti gli imminenti addii di Delvecchio e Alvini. Lo stesso Guarascio, in prima persona, starebbe vagliando le candidature per sostituire il direttore sportivo non esente da colpe nella disastrosa costruzione della sqaudra arrivata poi ultima. Da Antonio Amodio ex Crotone a Fabio Massimo Conti, con un lungo trascorso nella Fermana, ma anche due anni a Crotone e nell’ultima stagione alla SPAL. Rumors e indiscrezion, in attesa di qualche altro laconico comunicato che faccia un pò di chiarezza.
Nel frattempo i tifosi sono sempre più spaesati ma determinati nel ribadire il loro “No” alla presidenza di Eugenio Guarascio. Lo faranno scendendo in piazza mercoledì 25 giugno, alle ore 19:00, in Largo Carratelli, a pochi passi da Palazzo dei Bruzi. Il messaggio lanciato è chiaro: “I tifosi sono custodi della storia. Guarascio Vattene”. La sensazione è che sarà solo la prima di una serie di contestazioni in un’estate che si annuncia rovente non solo dal punto di vista climatico.
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