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Centro residenziale svilito e socialità all’osso: «Leone si prenda la responsabilità su nomina prorettore»

Centro residenziale svilito e socialità all’osso: «Leone si prenda la responsabilità su nomina prorettore»

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RENDE (CS) – Rappresentano gli studenti e i loro diritti, e non ci stanno a tacere. Soprattutto hanno prodotto e presentato nelle sedi opportune documenti, interrogazioni, richieste di parere arrivate persino al Ministero dell’Università, e non hanno mai ricevuto neanche una risposta, nonostante siano tante, e anche gravi, le loro rimostranze.

Ieri pomeriggio nella sede di Università Futura, un caso raro ma che restituisce l’entità di quanto da tempo denunciano. Hanno indetto una conferenza stampa per mettere al corrente tutti, anche chi non è addentro alle dinamiche dell’ateneo. Al tavolo Giuseppe Arena, rappresentante in seno al Comitato Sportivo dell’Unical; Riccardo Latella, consigliere d’amministrazione e Francesco Bossio, senatore accademico. Al centro, la richiesta di rimozione del Pro-Rettore con delega al Centro Residenziale per documentate inadempienze. E ancora la situazione legata alle barriere architettoniche che limitano l’accessibilità e l’inclusione nel campus. Ma ci sono anche quelle che ritengono ‘illegittimità amministrative’ e una ‘gestione ingerente e poco democratica‘ dell’ateneo.

Barriere architettoniche

«Su questa problematica, emergono contraddizioni circa le risposte ad una nostra interrogazione – spiega Arena – arrivate il 16 novembre. Ci viene comunicato che la mappa dei percorsi è in itinere. Poi però ci viene risposto a febbraio 2023 che nel PIAO – Piano Integrato delle Attività e Organizzazione – è già stata realizzata una mappatura per l’individuazione di percorsi di accessibilità. Ma la trasmissione di tale mappatura non è mai stata resa nota e di fatto, non abbiamo avuto risposte”.

La richiesta di rimozione della prof.ssa Piro 

«Quella delle barriere architettoniche – spiega Riccardo Latella, consigliere d’amministrazione – è solo una delle casistiche che ci hanno portato a convocare una conferenza stampa. Abbiamo riscontrato abusi quantomeno morali se non amministrativi – e siamo in fase di accertamento – che ci hanno portato a richiedere la rimozione del prorettore con delega al centro residenziale. Questo avviene perché gli organi che danno l’indirizzo politico al nostro Ateneo, ovvero rettore, prorettore e anche il CdA, non hanno consentito la piena realizzazione dei diritti degli studenti. Nello specifico, la richiesta di rimozione del pro rettore si fonda su numerose situazioni, inadempimenti statutari in certi casi. Un esempio è che il prorettore quest’anno, non ha portato in consiglio d’amministrazione, una relazione che attestasse il programma dei servizi del Centro residenziale, che è previsto dallo Statuto”.

conferenza stampa athena ref 02

Il programma del Centro residenziale mai presentato e la gestione dei Centri Comuni 

Latella sottolinea la rilevanza del Centro residenziale all’interno dell’ateneo, che eroga importanti servizi per la residenzialità e le borse di studio. Citando lo statuto, questo prevede che “il prorettore delegato al Centro residenziale, elabori la politica di gestione e presenti al consiglio d’amministrazione, entro il primo marzo, un programma di attività”.
Questo programma non è stato mai presentato.

«Recentemente poi, in un tavolo della ‘socialità’ imbastito dalla stessa prof.ssa Piro è stato detto che il Centro residenziale dà grande supporto ai centri comuni e alle aule studio, ma questo risulta non essere vero. Oltre a non supportare i centri comuni – e cita il messaggio di uno studente che sottolinea come l’organizzazione delle attività sia a loro spese – non risulta regolamentato da nessuna parte l’utilizzo delle aule studio all’interno dei centri comuni. Insomma non si sa come vengono aperte e come devono essere gestite».

«Ancora più grave è che – prosegue Latella – la gestione dei Centri comuni sia affidata a studenti che vengono nominati, previe elezioni, e l’ultima è stata nel 2019 nonostante il regolamento attesti che deve essere fatta ogni due anni. Ora, potremmo anche comprendere la questione ‘pandemia‘ ma non vedo perchè da oltre un anno e mezzo non è stata rimessa in funzione questo tipo di attività. Dopo la nostra segnalazione si è provato a rattoppare qualche ‘buco amministrativo‘ indicendo nuove elezioni, attestando però, in fase di riunione, che nel frattempo i centri comuni sono stati affidati cito testualmente “sulla base della solidarietà e dell’amicizia a persone nominate dopo discussioni interne ad alcuni centri” di cui non abbiamo traccia amministrativa. Una serie di prassi che non sappiamo se siano effettivamente illegittime, ma sicuramente non incarnano i valori della nostra università e creano disagi agli studenti».

Diritto allo studio e svilimento del Centro residenziale

«Si sono creati una serie di disagi agli studenti fuori sede che non hanno visto il loro diritto allo studio pienamente realizzato, mancando il rimborso di alcune spese a loro carico, non avendo avuto immediatamente l’alloggio. Si è creata, per chiara volontà e di indirizzo politico, che è quello che contestiamo alla prof.ssa Piro uno svilimento del Centro residenziale: il personale è stato quasi dimezzato, i servizi non possono essere erogati in maniera efficace se non vi è un consistente numero di personale, e si sta riducendo all’osso la socialità e i servizi erogati. Se questo è l’impatto che il Centro residenziale deve avere sul nostro ateneo, tanto valeva dismetterlo e non andare contro un decreto della Presidenza della Repubblica, del lontano 1978 perchè non è questo l’indirizzo che questa governance dovrebbe dare all’ateneo. Per questo motivo chiediamo che il Magnifico Rettore, Nicola Leone, si assuma la responsabilità della nomina della prof.ssa Piro e la rimuova perchè oggettivamente inadempiente rispetto allo Statuto, ad alcuni valori del nostro ateneo e incompetente nel portare a termine determinate procedure».

conferenza stampa athena ref 03

Le associazioni studentesche e le delibere contraddittorie 

Il senatore accademico Francesco Bossio, interviene poi sulla situazione delle associazioni studentesche: «qualche settimana fa, una segnalazione in Consiglio era stato discusso quanto deliberato per le associazioni studentesche. Nonostante alcuni decreti rettorali, sono state presentate delibere relative all’assegnazione degli spazi, che andavano contro il decreto rettorale. Ancora una delibera in consiglio d’amministrazione del 21 novembre 2023 andava contro la delibera del CdA del luglio 2022. Quindi una serie di atti amministrativi che vanno in contrasto l’uno con l’altro. Abbiamo chiesto spiegazioni che non abbiamo ricevuto».

Mai un confronto con il Magnifico Rettore

«Lo dico sorridendo – spiega Bossio – perché mi è venuto da pensare che questi atti siano stati addirittura fatti ‘ad personam‘ contro alcune associazioni perchè rivalutando il percorso che abbiamo avuto da rappresentanti degli studenti, non c’è mai stato un confronto con il rettore e non per volontà nostra. Se poi pensiamo che nell’unico colloquio avuto con lui mi è stato chiesto di abbandonare la lista Athena Rèf, e poi si arriva a questi atti, penso che tutto questo, sia stato fatto nei confronti di Università Futura e delle associazioni di cui sono presidente. Noi vogliamo solo dire quello che succede all’Università della Calabria, senza paura di ciò che può venirne fuori e oggi siamo qui per questo».

Siamo l’unico movimento di rappresentanza studentesca ad essersi schierato apertamente a favore degli studenti e la cosa inusuale è che tutti i rappresentanti appartenenti ad altre componenti ed in particolare una, fortemente vicina alla linea governativa, non ha mai votato nè contro un punto, nè si è mai astenuta e tantomeno si è posta in atteggiamento critico nei confronti della governance. Ora questo ci risulta strano e abbiamo voluto approfondire perchè crediamo che trasparenza e merito siano fondanti specie in un territorio come quello calabrese.

“Si cerca di spodestare chi difende i diritti degli studenti”

«Ci piacerebbe sapere perchè – spiega Latella – quelle associazioni che non hanno preso posizioni filogovernative, siano state oggetto, casualmente o sfortunatamente, di contrasto con quanto deliberato dal CdA. Si tenta di spodestare, con decreti rettorali fatti apposta, chi difende i diritti degli studenti. Siamo gli unici che nelle sedi opportune hanno chiesto regole chiare per restituire alla componente studentesca i propri diritti. Io credo risulti difficile accettare che – conclude Riccardo Latella – alcuni studenti compiano fino in fondo il loro dovere da rappresentanti, se nel passato le dinamiche studentesche sono state monopolizzate da questo e quel contratto».

Articolo di Simona Gambaro

Servizio di Paolo Talarico

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