Contro la violenza sugli animali, contro ogni forma di crudeltà sugli esseri ‘viventi’. E’ stata scoperta a Roma, nel Parco Ravizza del quartiere Monteverde (Largo Alessandrina Ravizza) una statua dedicata al cane Angelo che lo renderà eterno e realizzata dallo scultore Alessandro Di Cola
ROMA – La storia di Angelo, il cagnolone bianco ucciso da quattro ragazzi di Sangineto, ha fatto il giro d’Italia e del Web, sollevato l’indignazione non solo di associazioni animaliste, cittadini e amanti degli animali, ma di tutti coloro che semplicemente chiedono rispetto per la “vita” sia essa umana che animale. Angelo diventato il simbolo di amore e di rispetto per tutti gli animali maltrattati, seviziati e uccisi. Il paragone con l’akita più famoso del modo è forse azzardato, più che altro perché le storie di Angelo e quella di Hachiko (il cui vero nome era Hachi, il numero otto, considerato benaugurante) sono diverse tra loro. A quest’ultimo infatti, è stata dedicata una statua in bronzo venerata dal popolo giapponese in segno di rispetto per la fedeltà mostrata al suo padrone, che si trova posta nella stazione di Shibuya. Il cane divenne leggendario nell’aspettare per 10 anni il suo padrone alla stazione, morto a causa di un infarto mentre si trovava al lavoro. Il fedele cane lo aveva accompagnato al treno al mattino senza più vederlo tornare. Hachiko morì nel 1935, all’età di 13 anni. La sua storia, con il passare del tempo, ha iniziato a diffondersi in tutto il Giappone diventando il simbolo vivente della fedeltà canina.
Ma forse anche Angelo, se non fosse incappato nelle mani criminali di 4 disgraziati, avrebbe potuto dimostrare la stessa fedeltà e il suo amore verso l’uomo, lo stesso che invece gli ha tolto barbaramente la la vita. Un cane buono Angelo, che addirittura scodinzolava ai suoi aguzzini che invece lo stavano uccidendo. Così come per Hachiko anche in onore e in memoria di Angelo è stata realizzata una statua che mostra il suo sguardo fiero e amorevole. La statua di ANGELO è stata realizzata dallo scultore Alessandro Di Cola
Oggi a Roma, l’ennesima iniziativa per ricordare Angelo: le Associazioni “Be Positive Factory”, “Animalisti Italiani Onlus” e “La Vela d’Oro” si sono prodigate per far realizzare l’opera dall’artista Alessandro Di Cola, approvata in seguito da Roma Capitale-Municipio XII.
Ispirati dallo slogan di Mahatma Gandhi “la civiltà di un uomo si misura da come tratta gli animali”, gli organizzatori hanno inteso sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto della vita animale e umana e alla sana educazione affinché non vinca sempre la cultura della violenza e della morte.
Angelo e la sua storia fatta di barbarie, crudeltà, violenza inaudita ha sollevato una rabbia inimmaginabile nell’opinione pubblica. La sua morte risale al mese di giugno 2016; protagonisti dell’efferato atto criminale, un gruppo di 4 giovani che ha torturato e seviziato nella cittadina di Sangineto, centro del tirreno cosentino, il povero cane, impiccandolo ad un albero e poi ucciso con un colpo di pala.
Il barbaro crimine, ripreso dai quattro ragazzi e da loro diffuso nel web, ha indotto noi promotori dell’iniziativa a sensibilizzare le Istituzioni affinché si inaspriscano le pene per coloro che compiono questi crimini. Intanto, sul fronte giudiziario, il processo contro i 4 assassini, inizierà il prossimo 27 aprile a Paola e per assistere addirittura sono stati organizzati pullman che partiranno dalle principali città italiane: Milano. Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno.
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